Comunicato stampa di Graziano SANTORO, coordinatore cittadino “A Sinistra” – MESAGNE
Mesagne, ma cosa è questa crisi? E’ la domanda più frequente che ci siamo sentiti ripetere in queste settimane. Riteniamo perciò di sintetizzare nelle seguenti righe la posizione del nostro Movimento che ho avuto modo qualche giorno addietro di offrire alla cortese attenzione del Sindaco.
Consideriamo la nostra collocazione nel centro-sinistra strategica e non occasionale poiché riteniamo che solo una coalizione plurale ed unificata negli obiettivi di fondo possa realizzare un cammino di progresso per la nostra città. E siamo anche convinti che non si debba cedere alla tentazione di non considerare risorsa indispensabile la diversità delle voci e ogni sollecitazione critica soprattutto quando hanno come solo scopo il miglioramento della capacità realizzatrice dell’Amministrazione.
Il nostro Movimento ha da sempre offerto il proprio contributo al progetto del centro-sinistra con intenti positivi e senso di responsabilità: la storia di questi anni ne da piena conferma ed i Sindaci Faggiano, Franco e Sconosciuto non faranno alcuna fatica a riconoscerlo se sapranno – come siamo sicuri – guardare ai fatti considerando tutti gli apporti critici come un arricchimento e non come un vulnus arrecato alla vita della coalizione.
Abbiamo ribadito che il nostro Movimento non intende muovere attacchi personali ad alcuno ma pone questioni politiche con l’unico intento di risolvere i problemi nella speranza che ci sia una comune volontà di percorrere questa strada.
E poi sia chiaro che non ci sentiamo depositari della verità né vogliamo additare alcuno come esclusivo responsabile di una situazione oggettivamente delicata. Siamo perciò pronti a fare, per quanto ci riguarda, esercizio di autocritica, pensiamo che le responsabilità sono comuni ma siamo anche convinti che esse gravano in misura maggiore su chi - Sindaco e Ds – svolgono un ruolo di primo piano nella compagine di governo.
Abbiamo denunciato una situazione di latente crisi che si manifesta sul piano etico con l’appannamento di quella forte tensione morale che ci obbliga a considerare diritti quanto dovuto ai cittadini e democraticamente inammissibili i privilegi ed i favori veri o presunti.
Un disagio sul piano politico che si appalesa con l’assenza di un approccio progettuale ai problemi amministrativi dal momento che non di rado ci si affida all’improvvisazione, sia pure sotto la spinta dell’urgenza, col rischio che si finisca per svuotare di scelte concrete e coerenti l’idea di città ed il programma che abbiamo presentato agli elettori.
Una difficoltà che si rivela infine sul piano amministrativo con indecisioni, ritardi e rinvii frutto spesso di oscillazioni, veti e tentennamenti.
A titolo esemplificativo indichiamo solo alcuni punti programmatici in sofferenza: tarda ad essere varato un progetto di sviluppo economico richiesto anche dai radicali cambiamenti in corso sul nostro territorio; occorrono adeguati interventi in merito all’annoso problema della viabilità e del traffico cittadino; l’esigenza di affrontare con sollecitudine la gestione dei beni culturali recuperati (Teatro, Castello, Museo, Archivio, Convento Cappuccini); lavori pubblici quasi esclusivamente limitati agli interventi di emergenza-urgenza col mancato avvio delle progettate opere pubbliche (campo sportivo, piscina, cimitero, piazza commestibili, ecc.); urgente esigenza di una adeguata politica di gestione del patrimonio immobiliare; ristagno delle iniziative sul versante delle politiche sociali e culturali.
Il Movimento “A Sinistra” ha sostenuto da tempo in molte occasioni ed anche nei nostri scritti ufficiali nulla di meno o di diverso di quanto va sostenendo oggi.
Domande quali “perché proprio ora?”, “perché sul giornale?”, “ma cosa volete” non hanno perciò alcun senso e servono solo a spostare strumentalmente l’attenzione dal merito dei problemi all’orgoglio di parte col rifiuto pregiudiziale di qualsiasi rilievo e col ricorso a difese tanto inutili (perché non ci sono avversari ma solo alleati non genuflessi) quanto pregiudiziali e con inclinazioni di intolleranza.
E col ricorso anche a difese di ufficio con impropri riferimenti a categorie giuridiche che lasciano davvero il tempo che trovano.
In questa situazione ci chiediamo piuttosto se basta davvero la riproposizione su un quotidiano di quanto da tempo si dice e si scrive per scatenare una reazione che fa il gioco, quella sì, dell’avverso schieramento.
Noi valutiamo le attuali difficoltà della maggioranza, da tutti evocate soprattutto in privato, certamente serie ma tali comunque da poter essere superate da un recupero di reciproco rispetto e di doverosa responsabilità verso i cittadini amministrati.
Riteniamo pertanto che il centro-sinistra abbia bisogno di un confronto reale e franco con un naturale sbocco nel Consiglio comunale perché siamo persuasi che questo centro-sinistra non ha nulla da tenere riservato e rappresenti un patrimonio che appartiene a tutta la città e non solo alle segreterie ed ai maggiorenti dei partiti.
Abbiamo quindi da molto tempo aperto una discussione seria senza essere finora ascoltati e la porteremo avanti con misura e responsabilità ma anche con forte determinazione.
Non ci siamo dissociati né abbiamo aperto alcuna crisi: se qualcuno la vuole aprire per liberarsi di noi si accomodi pure ma lo faccia in sede istituzionale spiegandone pubblicamente i motivi.
In ogni caso nessuno si illuda che, spaventati dalle scomposte reazioni di questi giorni, ci rifugeremo in un quieto buonismo perché sono in gioco gli interessi vitali della città ed il rilancio o meno del centro-sinistra a Mesagne e nell’intera provincia anche in vista delle prossime consultazioni elettorali.