mercoledì, maggio 31

Il 5 per mille all'Isbem

Invito a sostenere con il 5permille la ricerca e la formazione nell'Isben di Brindisi. Per essere utili in questa opera di sostegno,
bisogna fare due semplici cose che non costano nulla. Esprimere la propria volontà firmando nell'apposito riquadro della propria dichiarazione dei redditi
("Finanziamento della Ricerca scientifica e delle università"). Scrivere il codice fiscale dell'Isbem: 01844850741 nelle caselle predisposte della stessa dichiarazione dei redditi.
Così si aiuta moltissimo, e fattivamente, le varie attività dell'istituto biomedico che non ha fini di lucro. C'è bisogno di risorse per migliorare il "Pianeta Salute" attraverso i giovani che fanno ricerca e si formano al meglio, per imparare cose nuove e scoprire nuovi metodisia preventivi, sia diagnostici che terapeutici e riabilitativi tutti focalizzati a combattere le malattie cardiovascolari, neoplastiche, nervose e degenerative. Grazie. Alessandro Distante, responsabile scientifico dell'Isbem.

Vigili del fuoco a lavoro per spegnere sterpaglie

Alcuni folocai provocati dall'incendio di sterpaglie secche hanno provocato ieri pomeriggio momenti di panico. E' accaduto in via Torre S. Susanna, al rione Zecchino e nei pressi della Torretta. In via Torre l'incendio più consistente che ha messo a dura prova i vigili del fuoco che sono rimasti sul posto alcune ore per contenre le fiamme alimentate dal forte vento di scirocco e che minacciavano le abitazioni del quartiere.
I residenti, nonostante il calco afoso, si sono dovuti rinchiudere in casa e molti hanno preferito raggiungere le abitazioni di amici e parenti in altre zone della città dove l'aria era più respirabile.

Oggi. Calamandrei secondo Luzzatto, all'auditorium

Cinquantesimo anniversario della morte di Piero Calamandrei. Incontro-dibattito con Sergio Luzzatto, organizzato dall’Amministrazione provinciale di Brindisi, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Mesagne, questa sera, alle ore 18.30, nell’auditorium del castello Normanno-Svevo. Il prof. Sergio Luzzatto parlerà sul tema “I Linguaggi della memoria civile. Piero Calamandrei e la memoria della Resistenza”.
All’incontro, coordinato dall’avv. Fernando Orsini, parteciperanno il presidente della Provincia, Michele Errico, il vicepresidente Damiano Franco, il sindaco Mario Sconosciuto e l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Angelo Guglielmi.
L’ospite e relatore della serata, Sergio Luzzatto, storico genovese, è ordinario di Storia Moderna all’università di Torino. Studioso della rivoluzione francese, Sergio Luzzato ha scritto molto anche di storia italiana del Novecento, soprattutto del fascismo, ed ha pubblicato numerosi libri: “L' autunno della Rivoluzione. Lotta e cultura politica nella Francia del termidoro”, nel 1994; “Il corpo del duce” nel 1998, tradotto in diverse lingue; “Il Terrore ricordato. Memoria e tradizione dell'esperienza rivoluzionaria” nel 2000; “La mummia di Mazzini. La mummia della Repubblica. Storia di Mazzini imbalsamato (1872-1946)” e “L’immagine del duce” nel 2001; “Ombre rosse. Il romanzo della Rivoluzione francese nell'Ottocento” nel 2004.
E’ anche curatore, insieme a Victoria de Grazia, de “Il Dizionario del fascismo” in due volumi. Nel 2004 ha dato alle stampe un interessantissimo pamphlet intitolato “La crisi dell’antifascismo”.
Luzzatto è anche autore del saggio introduttivo all’ultima edizione, uscita qualche mese fa da Laterza, con prefazione del Presidente Emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, di “Uomini e città della Resistenza” il libro scritto da Piero Calamandrei nel 1955, primo di una serie, curata dallo stesso Luzzatto, intitolata “All’Italia di Piero Calamandrei”.
Il prof. Luzzatto è, inoltre, una delle firme più prestigiose e lette delle pagine culturali del Corriere della Sera.

Mino Falcone interviene a Bari sull'assetto e fabbisogno socio-sanitario in provincia di Brindisi

Il dott. Mino Falcone, vice capogruppo al consiglio provinciale della Margherita, rappresentante della Provincia di Brindisi nell’Upi (unione province italiane), e componente del dipartimento per la Sanità e i Servizi sociali dell’Unione regionale province italiane, è intervenuto sul tema “Assetto e fabbisogno socio-sanitario della provincia di Brindisi” nel corso di un incontro organizzato a Bari dall’Upi. Il rappresentante della Provincia ha avanzato alcune proposte per la riqualificazione dell’assistenza socio-sanitaria del brindisino da presentare al dipartimento Sanità e Servizi sociali dell’Upi, con riferimento al disegno di legge della regione sui principi e l’organizzazione del servizio sanitario regionale e le disposizioni diverse in materia di garanzia dei livelli essenziali.
Pur mantenendo al centro dell’operatività strategica l’ospedale “Perrino” di Brindisi, che rappresenta il punto di riferimento per i pazienti accompagnati da una diagnosi medica di media ed elevata importanza, secondo il consigliere provinciale mesagnese “sarebbe opportuno che gli ospedali della provincia di Brindisi, in particolare quelli di Mesagne, San Pietro Vernotico Fasano, Ostuni, i centri assistenziali non ospedalieri, fossero potenziati, adeguati e sostenuti per meglio essere a disposizione del cittadino”.
Il consigliere della Margherita ha sostenuto che “sarebbe indispensabile formare e potenziare il personale attraverso nuove assunzioni, aggiornando le piante organiche ferme da troppi anni”. “Nella nostra provincia di Brindisi - ha spiegato -, purtroppo a grande rischio per patologie di natura tumorale, bisogna avviare strategie preventive mirate soprattutto nei settori oncologico e cardiovascolare, attraverso il potenziamento dei presidi sanitari territoriali e dei reparti ospedalieri”. Il vice capogruppo della Margherita ha sostenuto la necessità di corretta politica di decentramento che, oltre a mettere il cittadino in condizione di poter usufruire di un servizio sanitario sul proprio territorio di residenza, riuscirebbe a filtrare l’accesso alla struttura ospedaliera che verrebbe di conseguenza decongestionata e resa fruibile per i casi media ed alta importanza. “Per fare ciò è necessario risolvere il problema della dotazione tecnica di apparecchiature, oltre che del potenziamento del personale qualificato, in tutte quelle strutture, anche convenzionate, che dovrebbero essere dotate di un sistema di pronto soccorso e di terapia intensiva”. E ha insistito sull’opportunità di coinvolgere in questi processi i medici di base, troppo spesso lasciati soli ad affrontare le problematiche legate alla salute dei cittadini, in quanto essi rappresentano il primo filtro tra l’assistito e la struttura sanitaria.

Il canile comunale sarà potenziato

La giunta comunale ha approvato un progetto per la ristrutturazione del canile comunale. Il finanziamento erogato è un contributo a copertura parziale, fino ad un massimo del 75 per cento, delle spese previste dai progetti che hanno come finalità strutture di rifugio dei cani randagi; strutture per la sterilizzazione di cani e gatti, e centri di adozione e di rieducazione comportamentale canina con particolare riferimento alla tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressività dei cani. A Mesagne, in contrada Casacalva, esiste un canile rifugio e sanitario di proprietà comunale che ospita circa 350 cani presso il canile rifugio e circa 50 cani presso il canile sanitario. La giunta, su proposta dell’assessore Giuseppe Indolfi, ritiene inderogabile la realizzazione di opere finalizzate all’ampliamento del numero dei box ed al potenziamento delle opere occorrenti per lo smaltimento dei reflui e delle acque di lavaggio. All’interno della struttura provvede alla tutela e cura dei cani la cooperativa di tipo B, “Terra Viva”, in collaborazione con i volontari dell’associazione “Animalisti Italiani” che svolgono attività rivolte a migliorare la condizione del cane e soprattutto il rapporto uomo-animale e che avranno a disposizione un’area attrezzata per la rieducazione dei cani ospiti della struttura.
Inoltre l’Amministrazione comunale intende realizzare all’interno del canile comunale anche il servizio relativo alla toelette per cani.
Il progetto di massima, predisposto dell’ufficio tecnico comunale, prevede un finanziamento di € 529.479,58 a titolo di parziale copertura del 75 per cento della spesa totale prevista di € 705.972,77. Il comune si impegnerà a impegnare la restante somma di € 176.493,19, pari al 25 per cento del totale della spesa prevista dal progetto.

La Meyana parte oggi per Sulmona

Nella foto il fantastico pubblico che ha fatto da cornice a garauno di domenica.
La Meyana che domenica si è imposta di forza nella prima sfida di finale per la serie A2, parte oggi pomeriggio alla volta di Sulmona con un pullman carico di speranze: portare a Mesagne la serie A di basket femminile. Le ragazze di coach alenzano in Abruzzo tenteranno di chiudere subito e costruire il loro capolavoro, la 32esima vittoria della della stagione e conquistare l'ambito traguardo. Coach Valenzano conta su una squadra che vuole restare imbattuta e soprattutto sulla Sivilli che ieri non si è potuta allenare per un improvviso malessere che l'ha trattenuta a Bari. "Sivilli non la dovevamo scoprire domenica – ha detto il coach barese -. Ilaria per noi è stata decisiva in molte occasioni e se siamo giunti sin qui, lo dobbiamo anche a lei. Giovedì a Sulmona, dove Ilaria avrà una marcatura asfissiante, sarà decisiva. La conosco bene, non ha mai sbagliato due partite consecutive”. Domani la Meyana scenderà in campo a Sulmona per garadue e troverà un Sulmona che, superata l'amarezza della sconfitta, dispone delle qualità necessarie per riservare al campionato un colpo di coda. Le abruzzesi sicuramente avranno ricaricato in fretta le batterie per impedire al Mesagne l'avvio della sua festa. Pur sconfitta nelle tre gare giocate contro Mesagne, il Sulmona non ha mai dato l'impressione di cedere in ragione della netta superiorità della capolista. Il coach abbruzzese Mattarollo non lo dice ma la società abruzzese ha già inviato il fax per prenotare l’albergo ad Ostuni per garatre di domenica 4 giugno.
Ieri Valenzano ha tenuto una seduta di allenamento defaticante. Erano assenti oltre alla Sivilli, Basile per lavoro e De Marco per motivi di famiglia. Il coach ne ha approfittato per invitare le sue ragazze a non abbassare la guardia. Le abruzzesi sono un osso duro da abbattere completamente e cercheranno sicuramente di giocarsi tutte le proprie chance in garadue e nell’eventuale garatre. “I giochi sono ancora aperti anche se, obiettivamente, abbiamo compiuto un altro passo decisivo verso quella promozione fortemente voluta per tutta la stagione”.
PULLLMAN Saranno oltre 50 i tifosi mesagnesi che domani raggiungeranno Sulmona con auto private ed il bus, messo a disposizione gratuitamente dall’Amministrazione comunale. Questo partirà da Piazza Porta Grande giovedì 1 giugno alle ore 10. La partita avrà inizio alle ore 18.30. Per le ultime prenotazioni telefonare allo 329 98004707 o prenotarsi al seguente indirizzo di posta elettronica: annamaria.scalera@tin.it. Il rientro è previsto subito dopo la fine della partita. Per Sulmona partiranno tifosi anche da Taranto, Bari, Roma e da alcune città del nord Italia. E' prevista anche la presenza dell'assessore Maurizio Piro e degli sponsor Franco Perrotta e Angelo Contessa.

Amministratori insensibili. Pompeo Molfetta punta l'indice

Lo scontro tra personale e l'amministrazione comunale.
Pompeo Molfetta, (nella foto) già assessore all’Urbanistica del movimento “A Sinistra”, interviene nel conflitto creatosi tra l’Amministrazione comunale ed il personale comunale “che – dice - nonostante il lodevole tentativo del sindaco di stemperare i toni della polemica e ripristinare un clima di civiltà nei rapporti fra le parti - non ci pare che vi siano sviluppi significativi nel merito delle questioni sollevate”. La vertenza rischia di incancrenirsi confondendo i termini dei problemi che, col tempo, si comprendono sempre meno, non solo per l’insensibilità degli amministratori, ma anche perché le questioni lasciate sospese facilitano incomprensioni, sospetti e sotterfugi. “Mai l’Amministrazione ha articolato una strategia complessiva di ricomposizione del conflitto limitandosi sempre ad attuare provvedimenti parziali”. Un dipendente comunale, di profilo professionale medio, ha oggi una retribuzione netta mensile assolutamente inadeguata per garantire alla propria famiglia il decoro di una vita comoda o una casa di proprietà o la sicurezza del futuro ai propri figli come succedeva soltanto vent’anni fa. Non è un eufemismo dire che in molte famiglie monoreddito di dipendenti comunali, si fa fatica ad arrivare a fine mese. Non si può prescindere da questo presupposto per comprendere lo stato di profonda crisi del pubblico impiego che, nel tempo, ovunque ha visto assottigliarsi paurosamente i livelli di reddito, il potere d’acquisto e il proprio tenore di vita. E’ sacrosanta l’aspirazione che il personale, e le sue rappresentanze sindacali, muovono alla Giunta di aumentare la quota di salario accessorio che consentirebbe di ripristinare condizioni economiche minime decorose. Altrettanto legittima è la necessità di riequilibrare le possibilità di accesso agli strumenti economici incentivanti eliminando le sperequazioni che si sono consolidate nel tempo in favore di alcune settori piuttosto che in altri. Gran parte delle spese complessive per il personale, così come buona parte dei fondi di incentivazione, nel tempo sono andate appannaggio dei quadri dirigenziali. Contestualmente le possibilità di incremento economico per la stragrande maggioranza di dipendenti si sono ridotte.

“Siamo ciclisti e non moscerini”. Antonio Licciulli, coordinatore regionale della Fiab, interviene sulla morte di Necci

“Siamo ciclisti e non moscerini. Pretendiamo sicurezza e rispetto”. Antonio Licciulli, coordinatore regionale della Fiab, interviene nel dibattito apertosi dopo l’incidente stradale che è costato la vita a Lorenzo Necci, (nella foto), ex amministratore delle Ferrovie dello Stato, travolto ed ucciso mentre percorreva in bicicletta la strada provinciale Fasano-Savelletri.
”La notorietà della vittima porta su tutti i media nazionali l’evidenza della pericolosità delle strade di Puglia per i suoi utenti “deboli”: i ciclisti e i pedoni – ha dichiarato Antonio Licciulli -. Sullo stesso tratto di strada, nel 2005, un altro tragico incidente aveva causato la morte di due giovani cicliste. E solo pochi giorni fa sul viale dell’università a Lecce, un altro incidente mortale con un ciclista come vittima. Così l’elenco degli incidenti stradali che coinvolgono ciclisti in Puglia assomiglia ad un bollettino di guerra”.
I ciclisti urbani sono addolorati ma cominciano anche ed arrabbiarsi e ad organizzarsi. Il grido è di dolore e rabbia: “Siamo ciclisti, non moscerini. Pretendiamo sicurezza e rispetto”.

Manifestazione "Bravo.Bravissimo" a S. Antonio

“Quando il cuore guida la vita e l’amore è la luce che illumina le scelte, ciò che si vive e si realizza è un inno alla vita”.
Con queste parole padre Angelo Muri ha concluso l’appuntamento con “Bravo Bravissimo”, manifestazione realizzata dalla Caritas “S. Antonio” in preparazione alla Pentecoste, in programma domenica 4 giugno, che coincide con la giornata del dono “Una goccia del tuo sangue per ridare un momento di vita”.
Nel cine-teatro parrocchiale, gremito di genitori, amici, donatori e numerosi ospiti, si sono esibiti i ragazzi per la terza edizione di “Bravo Bravissimo”: balli, canti, esibizioni strumentali hanno riempito il teatro di gioventù, freschezza e semplicità. Tutto a servizio di un nobile ideale: donare il sangue per i bambini talassemici. Hanno presentato la serata Alessandro Mitrugno, Carla Guarini e Ludovico Tenore, nei panni di Esmeralda. Ha partecipato il prof. Carlo Pezzolla assieme ai suoi figlioli e agli alunni di Villa Castelli, il prof. Rino Carparelli e il suo gruppo folkloristico, e Paola Andriola che ha curato la preparazione dei ragazzi. Un grazie particolare alla Caritas parrocchiale che ha organizzato questo importante appuntamento del programma che porterà alla Pentecoste 2006.

Aperte le iscrizioni per l’ammissione all’asilo nido comunale Vincenzo Cavaliere

Il comune, assessorato alla Pubblica Istruzione, ha fatto affiggere sui muri della città un comunicato per informare la cittadinanza che sono aperte le iscrizioni per l’ammissione all’asilo nido comunale « Vincenzo Cavaliere » di via Marconi, numero civico 149, per i bambini di età compresa dai 3 mesi ai 3 anni, per l’anno sociale 2006-2007.
La resposanbile del servizio, dott.ssa Concetta Franco, ha disposto che le domande di iscrizione, sottoscritte dai genitori ed accompagnate da attestazione Isee, relativa alla dichiarazione dei redditi dell’anno 2005, devono essere presentate tramite l’ufficio protocollo del comune dal primo al 30 giugno 2006.
I modelli delle istanze possono essere ritirati presso l’ufficio Pubblica Istruzione del comune, in via E. Santacesaria, 9 (ex palazzo Guarini), telefono 0831-779207-08 o presso la sede dello stesso asilo nido in via Marconi n. 149. I moduli sono anche disponibili sul sito web del comune: www.comune.mesagne.br.it.
All’atto dell’ammissione, dovranno essere presentati ulteriori documenti quali il certificato di vaccinazione; il certificato di ammissione rilasciato dal pediatra ed eventuale certificazione medica in caso di disabilità.

Perché Zuffianò si è dimesso

L’assessore alla Attività produttive, Danilo Zuffianò, spiega i motivi che nei giorni scorsi lo hanno indotto a rassegnare le dimissioni da segretario dei Democratici di Sinistra. A spingerlo a comunicare le ragioni di questa sua decisione, sono state le diverse prese di posizione ed i commenti più vari e disparati giunti sia dai partiti della destra che da quelli della cosiddetta Sinistra alternativa che Zuffianò ha interpretato come “basse insinuazioni e falsità”. Ed ha emesso un comunicato stampa “che – dice - non avrei mai fatto perché la politica preferisco farla nei luoghi deputati, e cioè nelle segreterie e nelle assemblee dei partiti, negli incontri con i cittadini, nelle manifestazioni ufficiali e nella sede municipale.
“Il processo di costruzione di un nuovo soggetto politico, quale sarà il Partito Democratico - ha dichiarato - richiederà impegno totale onde scongiurare il pericolo che l’unione di tutte le forze riformiste, cattoliche e socialiste, diventi una mera sommatoria di voti e di centri di potere. Inoltre questo ultimo scorcio di legislatura impone la massima unità e la massima coesione tra i partiti e gli assessori della giunta del sindaco Mario Sconosciuto per portare a compimento il programma amministrativo del 2002”.
Questi i motivi che hanno spinto Zuffianò a dimettersi dall’incarico politico di segretario dei Ds. Ha preferito proseguire l’esperienza di assessore “perché ho un impegno preso con gli elettori che intendo rispettare, come ho fatto finora, sacrificando affetti, impegni di lavoro e tempo libero”.
Al movimento politico “A Sinistra” e ai partiti della Casa delle Libertà, Danilo Zuffianò ricorda che “di gente immolata agli interessi di partito né è piena la storia e la smettano di guardare in casa altrui dettando le regole, le motivazioni e l’organizzazione”.
L’ex segretario conclude assicurando che continuerà a far politica per cercare di innescare dall’interno, con l’esempio e le proposte, “quei processi innovativi che mantengano quel progetto di città fondato sul primato delle regole a dispetto dell’interesse personale. Troppo comodo stare alla finestra a guardare e, spesso, a sparlare”.e

lunedì, maggio 29

Cane operaio

Che il cane fosse considerato l’amico dell’uomo, lo si sapeva da tempo. Che, invece, potesse essere l’aiutante sul posto di lavoro questo, forse, è pretendere un po’ troppo. Black, un bastardo di 8 anni, dal pelo nero e rasato, nato senza coda, per un agricoltore mesagnese è l’operaio che lo aiuta sul posto di lavoro.
Ogni mattina stessa levataccia, colazione e via al lavoro nei campi.
Antonio Marini, 58 anni, di Black oramai non può farne a meno. Viaggia con lui nella cabina del camion e, quando arrivano sul posto di lavoro, iniziano entrambi la giornata lavorativa. Antonio, come salario, gli offre tutta la sua amicizia e il suo affetto. Naturalmente anche un pasto caldo ed un giaciglio. Pranzano assieme ed hanno gli stessi gusti. “Una volta gli comperai un pasto per animali ma Black, dopo averlo annusato, lo lasciò. Preferisce la pastacciutta, le verdure, i legumi. Insomma ha gli stessi nostri gusti”.
In campagna, oltre a fare da guardiano al camion, è sempre pronto ad aiutare l’amico-padrone e ad eseguire i suoi comandi. Va a prendere dal camion la motosega, la zappa, la bottiglia d’acqua, la colazione, la tanica del gasolio e, da quando Antonio si è munito di cellulare, anche il telefono. Quando arriva la pausa, si accovaccia al fianco del padrone in attesa di vedere cosa lo moglie di Antonio ha preparato per merenda.
Al termine della giornata lavorativa, Black ha il compito di riportare al camion gli attrezzi da lavoro. E’ sufficiente un semplice comando e lui, in qualsiasi posto si trovi, è pronto ad eseguire il comando che gli arriva dal padrone. “Non è stato ammaestrato – dice Antonio -. Black ha imparato giorno dopo giorno. Non è un cane aggressivo, lo possono portare ovunque, anche quando devo fare i lavori di giardinaggio nelle ville dove ci sono bambini che guarda con affetto. Ha imparato da solo a fare tutti i lavori. E’ il mio operaio”.
Con una differenza, importante. Non si assenta mai, non marca visita, non chiede aumenti e non sciopera. Inoltre, Antonio, non deve versagli i contributi. E non è cosa da poco”.

Marito tenta di accoltellare la moglie. La salvano i vigili urbani

Con la mente offuscata dall’alcool, minaccia con un lungo coltello la moglie ed i vicini di casa accorsi in suo aiuto. Intervengono sul posto i vigili urbani che lo immobilizzano e lo fanno ricoverare in ospedale.
E’ accaduto l’altro ieri sera, a Mesagne, in corte Purgatorio. Autore della bravata un mesagnese di 51 anni, T. S., non nuovo a queste tipo di…imprese. La moglie, M. P., presa dal panico, questa volta non ce l’ha fatta a sopportare e a perdonarlo e lo ha personalmente denunciato presso il posto fisso del commissariato di polizia di Mesagne. Ora il marito violento, quando sarà dimesso dall’ospedale, dovrà rispondere di minaccia aggravata.

Rissa a Parco dei Pini

E' accaduto ieri pomeriggio, intorno alle ore 18.00, al termine di una festa di prima comunione. Ieri a Parco dei Pini, noto locale immerso nel verde situato sulla statale 16 Mesagne-Latiano, ci sono stati molti ricevimenti per festeggiare la prima comunione. Il pranzo era terminato e gli invitati stavano per lasciare il ristorante. Ad un certo punto due ragazzini di 15 anni stavano per menarsi quando è intervenuto il proprietario del locale. Non si sa per quale motivo, su questo stanno indagando i carabinieri della stazione di Mesagne, i parenti dei due ragazzi hanno inveito contro il proprietario che è stato violentemente malmenato. In sua difesa è accorso il fratello al quale è stato riservato lo stesso trattamento: pugni e calci. Quando la rissa ha raggiunto toni preoccupanti coinvolgendo molte persone, qualcuno ha provveduto a chiamare i carabinieri che sono intervenuti sul posto ed hanno preso le generalità di quanti sono stati coinvolti nella rissa generale.

Potente motocicletta investe pedone in via Guglielmo Marconi

E' accaduto oggi pomeriggio, intorno alle ore 15, nella centralissima via Guglielmo Marconi, all'altezza dell'autoscuola di Gino Poci. Un giovane, L.S. classe 1981, stava attraversando la strada assieme ad un amico a poche decine di metri dalle strisce pedonali, quando è stato investito da una moto di grossa cilindrata, una Honda 1000, guidata da M.G., classe 1980.
L'urto è stato inevitabile. I due giovani, investito ed investitore, sono stati trasportati al pronto soccortso dell'ospedale Perrino di Brindisi dove ne avranno per 15 giorni.

domenica, maggio 28

Mesagne batte Sulmona (58-46) e si aggiudica garauno


Carmen Pisto, grande protagonista della vittoria sul Sulmona

La Fattorie il Sole vince (58-46) garauno della finale playoff di serie B Eccellenza respingendo il primo assalto del Sulmona e si avvia verso la serie A ampiamente annunciata. Ci sarebbe voluto ben altro Sulmona la riaprire la storia. Le abruzzesi, dopo un primo tempo durante il quale hanno tenuto testa al Mesagne, sono crollate nell’ultimo periodo. Merito del Mesagne che, dopo la paura iniziale, ha chiuso tutti i varchi vincendo garauno con una grande prova difensiva.
Ieri sera le gialloblù hanno incamerato la trentunesima partita utile consecutiva della stagione. E se questa squadra vince sempre, obiettivamente, non vediamo chi possa contrastarla nella corsa verso la serie A che è sempre più vicina. Giovedì si replica a Sulmona dove la tensione, questa volta, peserà nella testa delle abruzzesi.
Ieri sera il Sulmona si è battuta bene ed ha provato ad impensierire il Mesagne. Ci è riuscita nel primo periodo guidata da Giulia Fantauzzi e partendo a razzo con due bombe di Narcisi. Ha chiuso sopra di 6 punti (16-22) contro un Mesagne irriconoscibile. Il primo tempo è stato quasi tutto del Sulmona che ha cercato di sorprendere la Meyana con un pressing a tutto campo e negandogli tutti i rimbalzi. Poi con l’ingresso della Del Gaudio le padroni di casa hanno racimolato punti e coraggio. Il Sulmona, per sopperire al maggior tasso tecnico delle individualità gialloblù, dove Veronica Milo l’ha fatta da protagonista, ha fatto ricorso ai falli, tutti puntualmente fischiati dalla coppia arbitrale. Falli che, nel conteggio della gara, hanno pesato costringendo coach Mattarollo ha mandare sul parquet le panchinare. E senza le gemelle Giulia e Marta Fantauzzi, il Sulmona ha perso colpi.
Sul rendimento del Mesagne ha inciso pesantemente il grande caldo e la presenza del pubblico delle grandi occasioni. Adriana Pastore, tanto inguardabile nel primo tempo quanto decisiva nei secondi 20’, lo aveva previsto. “La presenza di tanta gente può giocarci un brutto scherzo come accadde lo scorso anno”. Per 20’ è stato proprio così quando la Meyana ha stentato ad accendere il gioco.
La forza della squadra di coach Valenzano è venuta fuori proprio quando il Sulmona nel terzo periodo ha tentato l’allungo (29-35 al 25’). Prima Pisto da 3 e Cannella, poi una seconda bomba di Pisto e un canestro di Basile hanno chiuso il terzo periodo con il Mesagne sopra di due (42-40). Il break di 7-0 ha messo in ginocchio le abruzzesi che a quel punto non sono state più in gara. Negli ultimi 10’ il Mesagne, guidato in cabina di regia da una attenta e diligente Marina Belfiore, ha giocato guardigna e di attesa, non si è mai spesa molto, ha lasciato fare, con la convinzione che alla fine c’è l’avrebbe fatta. Ed è andata proprio così. Valenzano nell’ultimo periodo ha rinunciato a Ilaria Sivilli, in serata no, ha organizzato una Meyana ordinata, attenta, forse mai brillante in attacco, a tratti anche pigra e capace solo di aspettare le mosse delle avversarie, ma forte e decisa in difesa. Pastore ha dispensato tre stoppate, Pisto è stata imprendibile con rapide penetrazioni nel cuore della difesa abruzzese. A quel punto ci sarebbe voluto un Sulmona indemoniato, ci sarebbero volute giocate individuali capaci di rompere gli equilibri. Ma gli assalti sono diventati macchinosi e la squadra di coach Mattarollo ha dato l’impressione di avere ormai scaricato le pile.
Giovedì la Meyana a Sulmona tenterà di chiudere la pratica e di finire imbattuta. Per festeggiarla partirà un pullman di tifosi che hanno preparato una grande A, la prima nella storia della Mesagne sportiva.
Mesagne: De Marco, Pisto 13, Basile 4, Belfiore 2, Milo 15, Pastore 14, Sivilli 2, Mummolo ne., Del Gaudio 3, Cannella 5. All. Valenzano.
Sulmona: Salvataggio 2, Fantauzzi M. 5, Fantauzzi G. 5, Bergamo 7, Braida, Domanin ne., Bellomo 6, Pernacchia 13, Narcisi 8. All. Mattarollo.
Abitri: Ielo di Reggio Calabria e Bartoli di Trieste.
Note. Mesagne, tiri liberi 15/23, tiri da tre 3/13. Sulmona, tiri liberi 5/14, tiri da tre 3/14.

E' arrivato il giorno più atteso. Basket: Mesagne-Sulmona


“Sono convinto che abbiamo tutte le possibilità di vincere e mettere una seria ipoteca sulla vittoria finale”. Secondo coach Valenzano per centrare l’obiettivo serie A la sua squadra non deve snaturarsi. “Faremo il gioco che pratichiamo da otto mesi, metteremo in campo le qualità che ci hanno permesso di “asfaltare” la regular season, i quarti di finale e le semifinali di playoff. Pensi che si vincano 30 partite consecutive per caso?”
E continua: “Dobbiamo fare il nostro gioco e sfruttare le nostre caratteristiche; non c’è nessun stravolgimento da fare. Le mie ragazze useranno la testa e sul parquet saranno tranquille”.
Nel chiuso degli spogliatoi, il coach barese ha aggiunto due o tre cose che le sue ragazze non devono fare. E poi ha ricordato tutte le cose belle che in questa straordinaria stagione sono riuscite a fare. “Il Mesagne giocherà per fare il suo gioco, sfrutterà le abituali soluzioni indipendentemente dall’avversario che avremo di fronte”.
Il coach barese non teme il caldo di questi giorni. Tutt’altro. Forse teme un difetto di concentrazione dovuto ad una stagione che raramente ha chiamato la Meyana ad appuntamenti decisivi. La squadra è stata costruita per giocare queste tre partite della finale, quelle decisive per la promozione in serie A2.
Il Sulmona arriva in Puglia per strappare garauno che, nei playoff, è quasi sempre la gara decisiva. Questo Mesagne da record ha sempre dato grandi stimoli agli avversari. Tutte le squadre che ha affrontato, l’hanno sfidata sapendo di poter essere quella che interrompeva l’imbattibilità.
“Continuo ad avere fiducia nella mia squadra”, dice convinto Roberto Valenzano.
Ci sono state gare in cui il Mesagne ha fatto le cose migliori nei momenti più difficili, quando cioè era sotto nel punteggio e mancavano pochi minuti, cioè in una fase della partita quando la palla brucia e non ci sono spazi nella lunetta avversaria. In quei momenti è venuta fuori l’esperienza di Ilaria Sivilli, una giocatrice di categoria superiore che non c’è l’ha nessuno.
“Non siamo stanchi - conclude coach Valenzano -. Stiamo bene. Il Sulmona è una ottima squadra con buone individualità ma con tutto il rispetto che abbiamo per la formazione abruzzese, non ci fa paura e la Meyana taglierà il traguardo della serie A2. Lo sanno tutti, lo sanno anche gli amici di Sulmona che la serie A ci spetta, ci appartiene per quanto abbiamo fatto, la meritiamo. La nostra squadra è la migliore del girone”.
Per la città è la partita dell’anno. A Mesagne mai nessuna società è riuscita ad arrivare ad un passo dalla massima categoria di una disciplina sportiva. I supportes gialloblù avevano messo alcuni striscioni agli angoli delle strade del centro che la polizia municipale ha rimosso. Un episodio che non hanno digerito ma che non li distoglierà oggi pomeriggio (palla a due ore 18.30) a trasformare i gradoni del palazzetto di via Udine in un catino irrespirabile. Arbitreranno Ielo di Reggio Calabria e Bartoli di Trieste.

Domani, incontro-dibattito sul sessantennale della Repubblica

In occasione del sessantennale della Repubblica 1946-2006, la biblioteca comunale, in collaborazione con il laboratorio interscolastico di storia, ha organizzato un incontro-dibattito per lunedì 29 maggio, ore 18, all’auditorium del castello. La relazione sul significato e sulla storia di 60 anni della Repubblica italiana sarà del prof. Guido D’Agostino. A seguire il prof. Fortunato Sconosciuto del liceo Epifanio Ferdinando illustrerà i lavori effettuati nel laboratorio di storia.
Il laboratorio è nato come luogo di ricerca e sperimentazione didattica di percorsi storiografici. Nel corso di questo anno scolastico gli studenti sono stati indotti a concentrare la loro attenzione sul sessantennale della repubblica. La questione è stata affrontata con particolare riferimento alla storia locale ed è stata tradotta in moduli di apprendimento sperimentati con gruppi di studenti che al termine del percorso hanno prodotto dei testi finali che saranno presentati dai loro professori. Interverranno, infatti, i docenti Ornella Attanasi per le scuole elementari, Antonio Mitrugno per le scuole medie inferiori e Anna Sconosciuto per le scuole superiori. E’ previsto anche un intervento del vice presidente della Provincia, Damiano Franco.
Nel corso dell’incontro interverranno il sindaco Mario Sconosciuto, il consigliere regionale Vincenzo Montanaro, il direttore della biblioteca comunale, Domenico Urgesi e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Angelo Guglielmi.

Mesagne in bicicletta

L’iniziativa, promossa dall’associazione turistica Pro Loco, si svolgerà questa mattina, domenica 28 maggio.
La partenza è prevista alle ore 9.00 con partenza da piazza Orsini del Balzo. Successivamente i partecipanti pedaleranno secondo questo percorso: piazza Vittorio Emanuele II, via Guglielmo Marconi, via Giosuè Carducci, via Nino Bixio, via Maroncelli, rione Grutti, strada comunale vecchia Latiano e sulla complanare della strada statale 7 per portarsi a Latiano dove incontreranno i partecipanti della manifestazione “Latiano su due ruote”, organizzata dalla Pro Loco di Latiano. Dopo una sosta a Latiano durante la quale consumeranno una colazione, il serpentone di ciclisti amatoriali rientrerà a Mesagne percorrendo la via vecchia e passando per Muro Tenente.
Giunti a Mesagne, percorreranno via Tumo, Corte Noya, via Basilio II, via Giacomo Leopardi, via Giuseppe Trono, piazzetta dei Dopra, degli Ionica, via della Posterla e via Duca Asparra.
A conclusione della manifestazione si terrà la premiazione in villa comunale alla presenza del presidente della Pro Loco, avv. Gianfrancesco Castrignanò.

Amministratori e sindacati finalmente di fronte

Amministratori e sindacati finalmente di fronte per riavviare un dialogo interrotto. Le due delegazioni, dopo qualche mese di attesa ed incomprensioni, si sono ritrovate attorno ad un tavolo. Per l’Amministrazione comunale erano presenti il sindaco Mario Sconosciuto, il vice sindaco Giuseppe Indolfi e gli assessori Luigi Argentieri e Maria De Guido. I dipendenti comunali erano rappresentati dai dirigenti territoriali Corradino De Corradis (Cisl), Saverio Testini (Cgil), e Dionisio Gioia della Diccap. La Rsu era guidata dal coordinatore Francesco Siodambro.
Gli Amministratori comunali hanno preso atto delle problematiche che i sindacati avevano già largamente evidenziato tramite i vari documenti prodotti, e si sono aggiornati ad un prossimo incontro per dare l’ok definitivo alla pax sindacale.
I rappresentanti sindacali hanno manifestato tutto il loro risentimento per le dichiarazioni “lesive della dignità dei dipendenti comunali” rilasciate dal segretario generale del comune, dott. Pasquale Greco “che – hanno detto - ha usato toni ed argomentazioni diffamatorie per i dipendenti del comune di Mesagne”. Un trattamento – quello del segretario generale - che i sindacati hanno stigmatizzato e valutato molto grave.

sabato, maggio 27

Vincenzo Monatanaro al convegno nazionale sulle maxiemergenze, tenutosi a Foggia

Il consigliere regionale Vincenzo Montanaro, presidente del comitato regionale della Protezione Civile, ha partecipato al II convegno nazionale sulle maxiemergenze, tenutosi a Foggia, intervenendo sullo “Stato dell’arte della Protezione Civile in Puglia”. L’Avv. Montanaro ha ripercorso le tappe della costituzione del sistema di Protezione Civile a partire dal 1992, anno in cui il settore venne riorganizzato da una legge quadro che ne disciplina la ristrutturazione. L’avv. Montanaro ha analizzato i nodi problematici prodotti nell’ultimo decennio, che pure aveva visto un avvio promettente, istituendo la figura di un assessore al ramo e avviando una serie di iniziative lodevoli come un’adeguata pubblicistica didattica e corsi di formazione ad hoc. Poi, però, si era verificata una vistosa involuzione, dovuta anche ed in gran parte all’accentramento dei poteri dei governi delle destre, durante i quali si abdica alla volontà di avere un membro dell’esecutivo regionale che si occupi del delicato settore della Protezione Civile. Anche l’attuale governo pugliese mantiene la delega nelle mani del presidente in carica. Ma, a differenza di Fitto, Vendola ha mostrato un’inconsueta attenzione all’argomento, decidendo di occuparsene in prima persona proprio di concerto con Montanaro per meglio seguirne gli sviluppi. Prima i disastri causati dall’alluvione che si è abbattuto sulle terre di Puglia nel 2005, poi la consapevolezza dei rischi del nuovo millennio (impatto ambientale dovuto ai molteplici insediamenti industriali, delicatezza strategica dei porti di Taranto e Brindisi, la Puglia intesa come terra di frontiera, la potenziale vulnerabilità al moderno terrorismo), spingono l’Amministratore ad adeguare il sistema normativo e a potenziare gli organi regionali competenti, rafforzandone gli strumenti di previsione e prevenzione.
“Resta da affrontare la stesura e la concrezione di un’agenda politica inedita - ha detto il presidente del comitato di protezione civile Montanaro - in adesione ai valori del centrosinistra che governa la nostra Regione. Occorrerà profondere il nostro impegno per soddisfare l’ineludibile esigenza di mettere in sicurezza ciascun cittadino pugliese in qualsiasi ambiente e circostanza esso si trovi: egli dovrà vivere in salute, sano e salvo, nei suoi nuclei sociali di elezione, la famiglia, la scuola, il posto di lavoro”.

Le dimissioni del segretario Ds e la crisi del centrosinistra

Nella foto, Giancarlo Canuto.
Apprendiamo dalla stampa che il dr. Zuffianò ha rassegnato le dimissioni dal mandato di segretario sezionale dei Ds di Mesagne, nel direttivo che si è svolto il 25 maggio scorso presso il G.a.l. (“residenza estiva” dei DS…). Ancora mistero sulle motivazioni delle dimissioni, in attesa di un comunicato ufficiale che le chiarisca, ma non è ancora stata smentita una prima dichiarazione a caldo che giustificherebbe così la scelta: "perchè non ricadano sul partito le critiche che come assessore sono costretto a subire nel corso del mandato amministrativo". Se così è – e noi crediamo che sia così – il posto da abbandonare avrebbe dovuto essere quello di assessore e non di segretario ma evidentemente le ragioni di partito sono prevalenti rispetto agli interessi generali della città. Altrettanto evidente è che queste dimissioni segnano l’epilogo di una crisi politica profonda interna al partito di maggioranza relativa e quindi dell’intera coalizione.
Da anni, infatti, il centrosinistra di Mesagne mostra una classe dirigente troppo interessata ai destini propri e dei gruppi di appartenenza senza produrre un progetto di cambiamento reale che guardi al futuro della città. Un governo affidato da tempo alle isolate e affaticate mani del Sindaco Sconosciuto (del suo vice dr. Indolfi e di Maurizio Piro) che solo in questi giorni viene strenuamente corteggiato perché ritorni sui suoi passi e si candidi nuovamente alla guida del centrosinistra dopo essere stato slealmente dileggiato per gran parte del suo mandato. E proprio mentre è in corso un’offensiva per individuare il candidato sindaco i Ds sostituiscono il proprio segretario, alla vigilia quindi della fase politica più importante prima delle elezioni amministrative. Una fase già segnata dallo scontro dilaniante al loro interno tra l’antica leadership Di Pietrangelo ed il gruppo dei mesagnesi, che ha già sta avendo ricadute decisive sulla tenuta del quadro politico locale tenendo conto anche dell’azione guastatrice (su “ordinazione”) della Margherita cittadina. Il quadro si completa infine con l’assoluta insignificanza politica di Rifondazione ininfluente, se non collaterale, ai giochi in atto e tesa solo a consolidare in ogni modo il consenso, incurante della qualità politica dell’azione operata.
Questo quadro così come va delineandosi agli occhi di molti ci era noto da tempo e provocò la nostra scelta di abbandonare, dopo 13 anni, la maggioranza di governo ed è oggi la conferma che Mesagne meriterebbe un altro centrosinistra ed una classe dirigente capace di arrestare il declino della politica segnato in modo invasivo dalle storie e dalle carriere personali, dai tavoli e dai salotti trasversali, dallo scontro feroce tra gruppi e da una modalità di governo tesa solo ad aumentare il proprio bacino di voti. Esistono, a nostro giudizio, nel centrosinistra ufficiale risorse importanti che potrebbero dare la scossa e costituire il riferimento per un’autentica azione rinnovatrice ma rimangono “chiuse”. Noi di A Sinistra, nel nostro piccolo, ci adopereremo per tentare di innescare processi innovatori che provino a realizzare un circolo virtuoso tra soggetti noti e meno noti, organizzati e singoli, tenuti insieme da un comune progetto di città fondato sul primato delle regole, sulla trasparenza e democraticità delle decisioni, sul disinteresse personale e sull’attenzione ai soggetti più deboli e svantaggiati, radicalmente alternativi al centrodestra. Non per vincere ma per partecipare!
Mesagne, 27 maggio 2006 Giancarlo CANUTO Capogruppo A Sinistra Mesagne

Oggi, garatre per la serie C2

Nella foto, Silvio Molfetta, decisivo in garadue. Oggi pomeriggio, con inizio alle ore 18.00, al palazzetto dello sport Coni di via Ruta (rione Casale), Invicta Brindisi e Fortitudo Mesagne giocheranno l'ultima decisiva sfida per la promozione in serie C2 di pallacanestro maschile. Le prime due partite sono finite 1 a 1 con vittoria dei brindisini in casa e dei mesagnesi l'altro ieri. In panchina per le due squadre Gianfranco Patera (Brindisi) e Angelo Vitale (Mesagne) che non potrà andare in panchina per squalifica.
Se il Mesagne lascerà da parte le proteste e le contestazioni contro "tutto e tutti", e penserà solo a giocare, ha molte probabilità di potercela fare essendo Molfetta e compagni molto più forti dei brindisini sia tecnicamente che fisicamente. Tutto sta a giocare tranquilli, a non andare di testa nei momenti difficile e in occasione di errori arbitrali che fanno parte del gioco.

Basket. Vigilia di Mesagne-Sulmona. Proteste degli sportivi

Adriana Pastore, (nella foto) ala-pivot della Meyana che domani affronterà Sulmona per garauno della finale playoff per la promozione in serie A2 di pallacanestro femminile, ha quasi un debito con questa città. Gli sportivi mesagnesi non hanno dimenticato garatre della finale contro Ragusa persa in casa lo scorso campionato. “Un debito mi sembra eccessivo, ma una grande voglia di rivincita e, allo stesso tempo, una grande pressione psicologica. Garauno sarò determinante per il successo finale”. E continua: “Per me è come se rivivessi le stesse paure, le stesse angosce, la stessa delusione che provai lo scorso anno”. Come andrà a finire quest’anno. “Non lo so, io spero sempre in positivo, però avverto una forte psicologica. La squadra, dopo aver affrontato un campionato vincente, deve misurarsi con i playoff. Sarà dura affrontare e non perdere questa partita che vale un’intera stagione. Sono convinta che non mancheranno le emozioni forti”. La forte giocatrice barese che dall’esito della gara di domani dipenderà la vittoria finale.”Sarà decisivo ogni pallone, ogni passaggio. Non dobbiamo sbagliare nulla, neppure un palleggio, un canestro”. Per Adriana Pastore garauno sarà una partita difficile. “Vincerà chi riuscirà a mantenere la concentrazione perché non mancheranno i momenti di tensione e le provocazioni”.
La classifica finale della regoular season dice Mesagne che ha vinto sempre, contro tutte le squadre e ha staccato le abruzzesi di ben 8 lunghezze: 52 punti contro i 48 del Sulmona. Ma i playoff sono un’altra storia in quanto subentrano diversi fattori. Per esempio…“L’anno scorso influì notevolmente la presenza del pubblico delle grandi occasioni. Alcune ragazze soffrirono addirittura la presenza di molti personaggi del mondo del basket femminile presente sugli spalti. Speriamo che domani questo non accada. Ho parlato con le mie compagne ed insieme abbiamo convenuto che quest’anno eviteremo di emozionarci e manterremo la concentrazione dovuta”. Anche perché per domani è previsto il pienone al palazzetto. “Lo so. Ma quest’anno La serie A non ci sfuggirà, abbiamo più probabilità delle nostre avversarie. Il Sulmona è bella squadra, molto unita, gioca molto di squadra cosa che forse a noi forse manca. A Sulmona giocammo male e rischiammo di perdere ma non c’era Ilaria Sivilli”.
Per Marina Belfiore, (nella foto) capitano della squadra, ancora tre partite poi convolerà a nozze e dirà addio al basket. “No – ci interrompe – mancano due partite perché nonostante la forza del Sulmona, sono sicura che chiuderemo la partita promozione in due sole gare senza ricorrere alla terza partita. Forse saranno gare che giocheremo sul filo del rasoio e dei nervi, ma noi siamo più forti tecnicamente. E poi abbiamo cuore e passione”. Saranno sufficienti? “Penso di si. Abbiamo asfaltato il campionato e anche se il Sulmona si presenta in perfetta forma fisica mentre noi non siamo al top della condizione, finiremo per spuntarla perché una volta scesi in campo la stanchezza non si sente. Sono abbastanza fiduciosa, più dello scorso anno. Quella esperienza ci ha maturati molto e questa volta la metteremo sul piatto della bilancia. Prendiamoci questa serie A e non ne parliamo più”.
PROTESTE DEGLI SPORTIVI - La polizia municipale ha tolto quattro striscioni che alcuni giovani avevano fissato nel centro della città. La motivazione: "Perchè non rappresentavano un buon biglietto da visita per la città", ha dichiarato il comandante della polizia municipale, ten. Bartolomeo Fantasia. I ragazzi, che si stanno preparando per partire giovedì alla volta di Sulmona per sostenere la loro squadra in garadue, sono rimasti indignati. "Abbiamo speso i nostri risparmi per comprare il materiale occorrente. Peccato. Ci viene da piangere. Questa cose accadono solo a Mesagne. Lo avessero fatto a Brindisi o in qualsiasi altra città del mondo, gli ultras avrebbero imbrattato la sede dei vigili e del comune. Ma noi siamo fatti diversi".
Sopra, nella foto, lo striscione fatto mettere dall'Amministrazione comunale in piazza Porta Grande.

Comunicato stampa del consigliere comunale Franco Prettico

Ed alla fine l’elefante partorì il topolino. La giunta Sconosciuto soffre di insufficienza decisionale cronica. Dopo anni di tormenti e di indecisioni, la giunta ha concesso l’ex convento dei Cappuccini all’istituto di ricerca Isbem per un solo anno. Ma com’è possibile affidare una struttura ad un ente di ricerca chiamato a realizzare un progetto medico-scientifico in campo cardiologico o altro ancora, con tempi necessariamente lunghi, per un solo anno? Cos’è un periodo di assestamento o di prove generali? Che cosa garantisce in un anno un istituto di ricerca? Quale programmazione può fare se poi la convenzione scade e bisogna sloggiare? Una decisione, non decisione, che la dice lunga sulle condizioni politico-amministrative in cui versa la giunta di centro-sinistra. Inoltre, cosa significa la scadenza della concessione a ridosso delle elezioni amministrative del 2007? Il centro destra fin da subito garantisce al Prof. Alessandro Distante ed ai ricercatori impegnati a Mesagne ogni supporto e continuità di lavoro ed amministrativo poiché intravede una strada di possibile sviluppo economico della comunità legato alle innovazioni ed alla ricerca, considerato anche il nascente polo universitario a Brindisi. Infine, ci aspettiamo che l’argomento venga portato all’attenzione del consiglio comunale che ha competenza nell’affidamento di servizi ed immobili.
Franco Prettico

Comunicato stampa della Casa delle Libertà sulle dimissioni di Zuffianò

Prendiamo atto che finalmente l’assessore allo Sviluppo Economico e segretario dei Ds, Danilo Zuffianò, ha riconosciuto quello che da anni gli sollecitavamo: una scelta tra l’impegno politico e quello amministrativo, evidentemente incompatibili sotto molti profili. Non nascondiamo la delusione per la scelta operata da Zuffianò che ha lasciato il partito e non l’assessorato, cosa che sarebbe stata molto più utile alla città e per il suo rilancio economico. Le varie categorie produttive di Mesagne ormai esauste per la mancanza di iniziativa, di risposte, di realizzazioni, chiedono da tempo una inversione della gestione del comparto da parte della Giunta Sconosciuto che stancamente si trascina verso la fine del proprio mandato senza aver inciso minimamente nell’economia locale, anzi ha inasprito le tensioni e non ha risolto nessun problema. In ogni caso le forze politiche del centro-destra chiedono che i temi sollevati in queste settimane (commercio, artigianato, agricoltura) vengano portati in discussione in Consiglio Comunale per approfondirli e per trovare soluzioni condivise per un rilancio socio-economico della città.
Forza Italia- An- Udc

Questa mattina, al palazzetto dello sport

Si svolgeranno questa mattina, sabato 27 maggio, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, al palazzetto dello Sport, le finali interplesso di minibasket. Si tratta di un progetto sportivo di attività motoria legato al gioco-sport del Minibasket “Giochiamo con la palla”. Il progetto era inserito nel piano dell’offerta formativa della scuola primaria del primo circolo “Giosuè Carducci” che si è avvalsa della collaborazione della società polisportiva Meyana. Il progetto ha interessato le classi terze, quarte e quinte elementare coinvolgendo complessivamente circa 450 ragazzi. Sarà la festa finale per i ragazzi e per i docenti di attività motoria che, con i dirigenti della società Meyana, hanno organizzato la manifestazione.
Il programma prevede alle ore 9,00 il raduno presso il palazzetto dello sport; ore 9,15 la sfilata dei ragazzi a centro campo dove intoneranno “Il mio cuore é un gran pallone”. Seguirà il saluto del dirigente scolastico prof. Romano Tarantino. Alle ore 9,45, incontro tra le classi terze e, a seguire, gli incontri tra le classi quarte e quinte. La manifestazione si concluderà con la premiazione delle squadre ed il saluto dalle autorità presenti.

Inaugurata la nuova sede di PosteItaliane

(La foto di gruppo degli impiegati dell'ufficio) Ha riaperto i battenti l’ufficio postale di via Gualtiero d’Ocra. Il nuovo ufficio, più accogliente, sicuro e funzionale, dispone di 8 sportelli, 5 per i prodotti bancoposta, 2 per i prodotti postali ed uno per i prodotti business. Non disporrà più dei vecchi vetri divisori tra impiegato e pubblico, tutti gli sportelli sono stati informatizzati per cui è possibile effettuare attività di back-office, dispone di una sala separata dove personale specializzato potrà offrire alla clientela consulenza specialistica, di attrezzature sef-service (cash dispenser), di segnaletica e supporti informativi. Per la sicurezza, il nuovo ufficio presenta alcune significative novità: la quasi totale eliminazione dai banconi della moneta contante che sarà disponibile attraverso dispensatori di denaro a tempo posizionati per ogni sportello; i locali sono monitorati 24 ore su 24 da apposite telecamere; la sala d’attesa del pubblico è quasi completamente di vetro per cui c’è ampia visibilità dall’esterno diviso da blindature esterne di nuova concezione e porte di sicurezza.
(A sinistra nella foto, la direttrice della filiale di Mesagne, Maria Di Pierro). Sono state abbattute le barriere architettoniche. Uno sportello è realizzato tenendo conto di questa particolare clientela per cui ha piano di lavoro più basso e facilmente accessibile. Anche il cash dispenser è stato posizionato per soddisfare le esigenze dei diversamente abili. E' stato attivato lo sportello “PTbusiness” dedicato agli operatori economici, ai professionisti ed operatori commerciali, ditte individuali e pubblica amministrazione, dove il personale è in grado di offrire a questa clientela soluzioni più veloci e sicure per le loro attività commerciali. Numerosi sono i vantaggi di “PTbusiness” che potrà gestire movimenti di denaro on line, potrà offrire agevolazioni nella spedizione della corrispondenza, all’imballo dei pacchi, alla personalizzazione dell’immagine aziendale dei clienti attraverso un servizio stampa digitale, e fino al servizio fotocopie.
Per accedere a questi servizi sarà sufficienti possedere una PTbusiness card. Il nuovo ufficio osserverà il seguente orario al pubblico: dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 18.30; il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.30.

Falsi esattori delle tasse

Si sono presentati come impiegati dell’ufficio tributi del comune per controllare il pagamento della Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani. Poi, quando l’anziana donna ha dichiarato che per il pagamento avrebbe dovuto tornare il giorno successivo, se ne sono andati.
L’altro ieri pomeriggio, due individui, intorno alle ore 14, hanno bussato alla porta di una anziana signora che vive sola nel suo appartamentino alle case popolari del quartiere S. Antonio. “Un giovane ben vestito - dice la signora -, che si è spacciato per un esattore della tassa per i rifiuti inviato dal comune. Ha chiesto di controllare le ricevute dei versamenti effettuati. Quindi ha chiamato con il cellulare un suo superiore - ha detto - , un ispettore della azienda convenzionata con il comune, per la misurazione della superficie dell’abitazione”.
Per svolgere l’operazione i due sconosciuti furfanti si sono fatti aiutare anche dall’anziana signora. E così mentre l’anziana donna teneva il metro da un capo, uno dei due individui è andato in un’altra stanza per verificare se era della stessa misura. La signora, a quel punto, ha avuto qualche dubbio e con lo sguardo ha cercato di non perderlo di vista. I due malviventi hanno capito che all’anziana donna la storiella non l’aveva proprio bevuta. E, allora, hanno cercato di chiudere al più presto la visita di controllo non prima, però, di aver completato la misurazione dell’abitazione ed aver scritto un falso documento. Poi hanno chiesto alla donna il pagamento di 99 euro per saldare vecchie pendenze assicurando l’anziana che dopo quel versamento non avrebbe avuto più problemi per i prossimi 10 anni. La donna ha detto di non avere soldi con sé e li invitati a tornare il giorno successivo per ritirare i soldi. I due finti impiegati hanno salutato ed hanno proseguito con gli accertamenti bussando alla porta della abitazione situata nello stesso pianerottolo del condominio. Stessa richiesta ma, purtroppo per loro, anche il secondo appuntamento è andato a vuoto avendo trovato in casa un ex dipendente comunale che non li ha neppure fatti entrare assicurandoli che sarebbe andato personalmente in comune per verificare i versamenti della Tarsu.

venerdì, maggio 26

Si è dimesso Zuffianò, segretario dei Ds

Il dott. Danilo Zuffianò, (a sinistra nella foto), segretario politico dei Democratici di Sinistra di Mesagne da circa due anni, ieri sera si è dimesso nel corso dell'attivo del partito che si è svolto presso i locali del Gal. Zuffianò, che è anche assessore alle Attività produttive nella giunta del sindaco Mario Sconosciuto, ha motivato la sua decisione di lasciare l'incarico politico "perchè - ha detto - non ricadano sul partito le critiche che come assessore è costretto a subire nel corso del del suo mandato amministrativo".
Il partito, ha ringraziato Zuffianò per l'impegno profuso in questa difficile fase politica, ha preso atto della volontà espressa e, in attesa del congresso sezionale, ha dato l'incarico "ad interim" alla dott.ssa Anna Maria Scalera, (a sinistra nella foto) già responsabile provinciale dei giovani diessini.

Basket. Fortitudo batte Invicta e va a garatre

Fortitudo Mesagne-Invicta Brindisi 70 Brindisi 61
Mesagne: Zanzarella 8, Caramia 13, Cafiero 6, Calò A. 17, Di Bella, Marino, Molfetta 21, Calò E., Aresta 5, Guglielmi. All. Vitale
Brindisi: Fuso, Mangione 8, Rongone, Castirignano 11, Leo 12, Costabile 9, Valzano 4, Silay 8, Travaglini 9, Rongone; All. Patera
Arbitri: Lucarella e Mottola di Taranto
Parziali: 20-15 / 31-31 / 49-53 / 70-61
Con una grande prova difensiva la FORTITUDO Mesagne conquista gara 3 dei Play-off di serie D contro l' Invcta Brindisi. Gara vibrante, a tratti spigolosa. Il Mesagne detta i ritmi ed è 20 a 15 alla fine del primo quarto con Molfetta, Andrea Calo' e Cafiero a farla da padroni. Nella ripresa la partita sale di tono. Il Brindisi grazie a 4 tiri liberi a disposizione più possesso di palla per le proteste della squadra di casa prende il largo ma la Fortitudo, grazie ad una grande prova d' orgoglio, stringe ancor più le maglie difensive contestando ogni tiro alla squadra ospite e con un Molfetta sopra le righe e un determinatissimo Andrea Calo' manda tutti a gara 3 in programma a Brindisi, palazzetto Coni (Casale), sabato, ore 18,00.

Questa mattina, ore 11, riapre la sede ristrutturata di Posteitaliane in via Gualtiero d'Ocra

Questa mattina, alle ore 11.00, sarà riaperto l’ufficio centrale Posteitaliane di via Gualtiero d’Ocra. Faranno gli onori di casa la direttrice Maria Di Pierro, il direttore di filiale, dott.ssa Elvira Egidi e tutto il personale della filiale. Chiuso 9 mesi fa, l’ufficio alle spalle del municipio, riaprirà i battenti dopo una radicale opera di maquillage. Il disagio provocato dalla struttura provvisoria ubicata in via Maya Materdona, di fianco al santuario di Materdomini, é ormai un ricordo. Alla cerimonia parteciperanno le massime autorità locali: il sindaco Mario Sconosciuto, il comandante della stazione dei carabinieri Pietro Cito, il commissario della polizia di stato, dott.ssa Sabrina Manzone, l’arciprete don Angelo Argentiero.
La struttura disporrà di un nuovo ingresso posto all’interno di un’area privata e non più sulla strada. La struttura è stata rimodernata secondo i nuovi criteri “lay out”, non ci sono più vetri divisori tra impiegati ed utenti. La sportelleria sarà composta da otto postazioni tutte funzionanti. Gli sportelli saranno divisi per settori; per i servizi postali, per i clienti business, due sportelli per i titolari di bancoposta. I restanti quattro sportelli saranno utilizzabili da tutta la clientela. Nei prossimi mesi saranno predisposti anche i bigliettini numerati “eliminacode”. E’ stato predisposto anche un percorso per i disabili per i quali sono stati previsti appositi servizi igienici. Dov’era prima ubicato l’ingresso del pubblico, è stato posizionato ufficio recapito della posta per i portalettere. La divisione con il servizio recapito, che sarà comunicante all’interno ma separato con la sportelleria, non potrà che migliorare la qualità del lavoro. Le caselle postali, prima ubicate all’interno dell’ufficio, sono state portate all’esterno e sono aumentate da 121 a 168 per soddisfare le numerose richieste presentate da tempo e rimaste inevase. Inoltre la casella postale potrà essere utilizzata in qualsiasi ora del giorno. Nuova anche la postazione bancomat.
Una struttura tra le migliori della provincia. Ora c’è da sperare che il servizio, grazie alla maggiore funzionalità degli sportelli, sia più veloce per evitare lunghe e stressanti ore di attesa. Ora, però, si dovrà assolutamente migliorare i servizio di recapito che resta un punto dolente del sistema Posteitaliane.

I giovani di Confagricoltura: "Per essere competitivi bisogna ridurre gli oneri previdenziali"

I rappresentanti provenienti dalle sezioni meridionali dell’ANGA (Associazione dei giovani di Confagricoltura) si sono riuniti sabato scorso, 20 maggio, presso l’agriturismo Masseria Lamiola Piccola di Ostuni. Punto chiave largamente discusso è stato “l’aggiornamento delle tematiche sul lavoro e previdenziali”. A tal proposito è intervenuta Tania Pagano della Direzione Sindacale e Legislativa di Confagricoltura. Le problematiche trattate sono particolarmente sentite dai giovani imprenditori agricoli, visti gli alti oneri che la previdenza in agricoltura comporta, a maggior ragione nelle province meridionali in cui sono concentrate la maggior parte di giornate di lavoro.
“Il costo del lavoro è un tema centrale per la creazione, lo sviluppo e la competitività delle aziende agricole italiane. Molte di queste si confrontano sul mercato con imprese operanti in altri Stati, i quali hanno sistemi di protezione sociale diversi da quello italiano - commenta Pagano - Il sistema previdenziale ed assistenziale agricolo necessita di una profonda revisione al fine di ricondurne il costo in termini sostenibili per le imprese, di semplificarne e alleggerirne gli adempimenti, di razionalizzarne le componenti, di gettare le basi per un’efficace azione contro il lavoro sommerso”.
L’argomento in oggetto è risultato, inoltre, di grande attualità alla luce dei primi cambiamenti introdotti con la recente riforma della previdenza agricola (L. 81/2006). “Con la nuova legge si è dato un segnale importante per il futuro poiché sono stati bloccati gli aumenti annuali programmati (+0.20%) e sono state incrementate le agevolazioni per le aziende operanti in zone svantaggiate e montane – continua Pagano – un altro risultato importante è stato raggiunto con l’eliminazione del cosiddetto salario medio convenzionale, che rappresentava la base di calcolo dei contributi previdenziali per i quali, da ora in avanti, si farà riferimento alla reale retribuzione dei braccianti agricoli”.
È auspicabile per il futuro che entrambi gli interventi divengano strutturali e non temporanei come sono attualmente. Si spera infine di arrivare ad una soluzione, il meno onerosa possibile per le aziende, sul fronte della regolarizzazione dei carichi contributivi pregressi. “Soprattutto noi giovani agricoltori – dichiara Giuditta Cantoro, presidente dell’Anga di Brindisi - preoccupati per le difficoltà che incontriamo nel rendere competitive le nostre aziende, ci auguriamo che i costi da sostenere per questo settore siano meno gravosi che in passato”.

giovedì, maggio 25

Liolà: un successo

E' stato un successo. I ragazzi dell'istituto tecnico commerciale, guidati dal prof. Luca Esperti, hanno presentato Liolà di Luigi Pirandello. Il teastro Ariston, sia martedì sera che nella mattinata di mercoledì (spettacolo riservato alle scuole) era pieno di gente e di entusiasmo per come questi giovani hanno saputo interpretare l'opera del poeta siciliano. ma, soprattutto, è stato apprezzato questo modo nuovo di "fare scuola" per coinvolgere tutti gli studenti, magari anche coloro che hanno poca predisposizione per lo studio casalingo e che, invece, hanno qualità e interessi che non possono essere conducibili solo ed unicamente ai programmi ministeriali ed ai libri di testo.

Riduzione dell'acqua dalle ore 16 fino alle prime ore del mattino

L'Aqp (ente autonomo per l'acquedotto pugliese) ha comunicato che in questi giorni nelle province di Taranto e Brindisi ci sarà una riduzione del flusso idrico. Siamo alla vigilia dell’estate, in questi giorni la temperatura ha raggiunto livelli da record. Mai nel mese di maggio erano state registrate temperature al di sopra addirittura dei 35 gradi. In concomitanza di possibili improvvisi maggiori consumi determinati dall’aumento della temperatura, e a causa dei mancati apporti della falda salentina, i tecnici del più antico e grande acquedotto d’Europa hanno ritenuto necessario ed urgente ripristinare le scorte idriche dei serbatoi di accumulo attraverso una temporanea limitazione dell’erogazione. Tale decisione comporterà una riduzione della pressione nelle reti di distribuzione dalle ore 16,00 fino alle prime ore del mattino, a partire dal 17 maggio 2006.
Per ovviare a tali disagi, l’Amministrazione comunale, su disposizione del sindaco Mario Sconosciuto e d’accordo con l’Aqp, ha disposto l’impiego di tre autobotti che saranno a disposizione dei cittadini per rifornirsi di acqua. I cittadini per avere maggiori informazioni potranno telefonare al comando della polizia municipale, telefono 0831-771893.
Le tre autobotti sono parcheggiate in via Eschilo, nei pressi del liceo scientifico, in via Antonucci, nei pressi di via San Pancrazio, nei paraggi della scuola elementare Falcone ed in via Salvo d’Aquisto, subito dopo la chiesa di S. Antonio. Le autobotti sono a disposizione della cittadinanza dalle ore 7.00 alle ore 15 di tutti i giorni e, in caso di emergenza, il servizio potrà avere inizio anche alle ore 5 del mattino.
I maggiori disagi saranno per gli anziani che vivono soli e che non possono spostarsi dalle loro abitazioni, ma anche per coloro che non hanno propri automezzi per il trasporto dei contenitori da riempire di acqua.
I quartieri di S. Antonio, Impalata, Ospedale, via Torre santa Susanna, via Sandonaci ecc., in sostanza la parte del territorio urbano a sud della città, sono le zone più alte degli abitati. Problemi più gravi si potranno registrare nei condomini, negli appartamenti posti ai piani più alti e nelle abitazioni che sono privi di impianto di autoclave.
L’ente autonomo per l'acquedotto pugliese, con una nota trasmessa al comune, raccomanda a tutti i cittadini di razionalizzare al massimo i consumi di acqua e di evitare ogni possibile forma di spreco cercando di concentrare gli usi non prioritari dell’acqua, l’utilizzo di elettrodomestici vari come lavastoviglie, lavatrici, ecc. nelle ore non interessate dalla riduzione della pressione affinché ci sia un più rapido ripristino della normalità.

Il consigliere Montanaro scrive all'assessore Introna sul problema acqua

Il consigliere regionale Vincenzo Montanaro (Democratici di Sinistra) ha scritto all’assessore ai lavori Pubblici della regione Puglia, Onofrio Introna, per rappresentare i notevoli disagi che l’Aqp sta provocando alle popolazioni delle province di Brindisi e Taranto per la riduzione dell’erogazione dell’acqua dai rubinetti senza preavviso. “Cittadini e amministratori di buona volontà si recano nelle sedi dell’Ente per chiedere spiegazioni e solo allora l’ottengono – dichiara -. Determinatasi l’esigenza di riaccumulare le scorte di riserva idrica temporaneamente dissipate per l’improvviso avvento del gran caldo, l’Acquedotto pugliese ha bellamente deciso di ridurre la pressione nelle reti di distribuzione dalle ore 16,00 fino alle prime ore del mattino finché ce ne sarà motivo. Ora, oltre al disagio che affligge le nostre terre – continua il rappresentante dei Democratici di Sinistra -, si pongono due problemi ulteriori: una questione di correttezza formale e sostanziale, secondo cui la popolazione avrebbe dovuto essere allertata per tempo ed in modo adeguato, anziché scoprirlo da sé; da ultimo, il razionamento forzoso che è addirittura fallace, poiché fino ad oggi alcuni quartieri di Brindisi non ricevono l’acqua neppure negli orari stabiliti e lo stesso Acquedotto ha predisposto l’invio di alcune autobotti per sopperire alla totale assenza d’acqua e dare in qualche modo sollievo”.
E conclude: “Sono certo che tu, per il ruolo istituzionale a cui sai così bene assolvere e per la tua nota sensibilità, saprai dare ascolto a queste istanze e potrai porre adeguato rimedio”.

Raccolta di sangue al comune

Si è tenuta presso il comune una raccolta di sangue organizzata dalla locale sezione Avis. Nell’aula consiliare c’è stato un discreto afflusso di donatori-dipendenti e di amministratori che hanno dimostrato solidarietà e disponibilità verso questa problematica. Notevole l’impegno dell’Avis di Mesagne che è stata presente anche nelle scuole mesagnesi. Al liceo scientifico, infatti, nei giorni scorsi, erano state raccolte 36 sacche di sangue. Il prelievo è stato coordinato dal dott. Oronzo Carriero, uno dei medici responsabili dell’Avis per la selezione dei donatori di sangue. Per il presidente Sergio Zezza questa effettuata presso il municipio fa parte di una serie di iniziative mediante le quali l’associazione sta cercando di coinvolgere l’intero territorio mesagnese. “Siamo convinti che questo sia un motivo sensibilizzare chi è a contatto con il pubblico per continuare questa nostra opera di solidarietà. Sono davvero soddisfatto dei risultati ottenuti”.
L’Avis di Mesagne sta crescendo notevolmente sul territorio. E i risultati sono evidenti. Lo scorso anno è stato registrato un incremento del 16 per cento, i soci che abitualmente donano sono aumentati sino ad arrivare a circa 400. La prossima iniziativa che si terrà il 25 giugno presso la scuola elementare Falcone. Inoltre sabato 5 maggio l'Avis ha concluso un corso di sensibilizzazione sull’importanza di donare il sangue rivolto ai medici generici del distretto sanitario. Una “tre giorni” che ha interessato circa 40 medici del distretto sanitario.

mercoledì, maggio 24

Basket. Sale la febbre di garauno per la serie A

Nella foto, Ilaria Sivilli attorniata dalle avversarie nella partita di andata contro il Sulmona.
La febbre sta salendo. La serie A nel basket femminile è l’argomento del giorno in città. I mesagnesi, anche coloro che non seguono da vicino le vicende sportive, aspettano che Mesagne scriva un’altra bella pagina di sport. Tutti si augurano che quest’anno la Meyana, sponsorizzata Fattorie il Sole, non inciampi proprio sul filo del traguardo, come avvenne lo scorso campionato.
La squadra sta lavorando intensamente per centrare l’obiettivo finale. E, accanto alle ragazze di coach Valenzano, si stanno organizzando gli sportivi che domenica vorranno tornare ad essere il “sesto” giocatore in campo. Striscioni, tamburi, palloncini, tifo organizzato per sostenere la squadra. L’assessore allo Sport, Maurizio Piro, ha fatto affiggere in Piazza Porta Grande, cuore della città, uno striscione lungo sei metri. “Mesagne in serie A. Domenica tutti al palazzetto a tifare Meyana Mesagne”.
“E’ il minimo che si potesse fare. Domani (oggi per chi legge) decideremo in giunta di mettere gratuitamente un pullman di 50 posti a disposizione degli sportivi che vorranno raggiungere Sulmona giovedì 1 giugno per garadue. La Meyana dopo due stagioni esaltanti durante le quali è stata sempre in testa alla classifica merita ampiamente la promozione nella massima categoria. E con le ragazze della Meyana lo merita anche la città che si sente pronta a partecipare al basket che conta”. Domenica i gradoni dell’impianto di via Udine non saranno sufficienti per accogliere tutti gli sportivi mesagnesi e quelli che arriveranno da Brindisi e da altri paesi limitrofi.
La squadra sente tutta la responsabilità del momento e, anche se in questa stagione è imbattuta e contro il Sulmona nella regular season ha vinto entrambi gli incontri, è consapevole della difficoltà della finale promozione. Meyana Mesagne e Manhattan Sulmona sono due formazioni che nei play off hanno superato con un percorso netto i quarti e le semifinali. Mesagne ha superato per 2 a 0 sia il Castellamare del Golfo nei quarti di finale sia il Gymnasium Napoli in semifinale. Sulmona invece ha superato per 2 a 0 nei quarti di finale il Benevento, mentre in semifinale ha superato la formazione siciliana dell’Augusta. La finale promozione in A2 si giocherà tra le due squadre che hanno meritato di più, con il Mesagne che avrà il fattore campo a proprio favore.
La squadra ospite punterà sulla qualità di Chiara Bergamo e Claudia Peracchia, sulla velocità delle gemelle Marta e Giulia Fantauzzi e della play Giorgia Narcisi, sulle due pivot Jessica Salvataggio e Augusta Bellomo, e sull’affidabilità di Sara Braida e Sara Domanin. Il Mesagne metterà in campo tre giocatrici da serie A come riconosciuto da tutti i tecnici: Veronica Milo, Adriana Pastore e Ilaria Sigilli. Al loro fianco le esperte Titti Cannella e Carmen Pisto, quella Silvana Basile la cui importanza si sente solo quando è assente dal parquet, le pivot Francesca Del Gaudio e Laura De Marco, la capitano Marina Belfiore.
La seconda finale in due stagioni rappresenta per la Meyana un risultato di assoluto pregio ed è il giusto riconoscimento ai sacrifici della dirigenza.
Con la Meyana, la città di Mesagne torna dopo molti anni ad esprimere una propria realtà sportiva al vertice di una competizione nazionale. La squadra domenica cercherà il primo colpo d’ali decisivo per chiudere trionfalmente una indimenticabile stagione.

Volley: Il Mesagne è salvo

Il Mesagne Volley é salvo. La squadra del coach brindisino Patrizia Chionna non ha mancato l’ appuntamento salvezza contro il Triggiano. Il Mesagne aveva già conquistato garauno in trasferta e quindi aveva la possibilità di chiudere la pratica salvezza in casa, per poter affrontare il prossimo campionato regionale ancora in serie D femminile.
Grande festa in campo e sugli spalti per l’obiettivo raggiunto dalle ragazze gialloblu e grande contentezza da parte dello staff dirigenziale: “ Questa sera abbiamo avuto una soddisfazione grandissima da questo gruppo di ragazze straordinarie sia sotto il profilo tecnico che sotto quello umano” – afferma un dirigente – “ Questi ultimi mesi hanno portato entusiasmo e avvicinamento alla causa pallavolistica mesagnese e ciò ci riempie di grande orgoglio”.
Finita l’attività sportiva, la società mesagnese non va in vacanza, anzi già per l’estate si sta organizzando il memorial Franco Magrì (torneo maschile) e il memorial Antonio Carrozzo (torneo femminile) di caratura nazionale visto anche l’enorme successo dell’ edizione della scorsa estate.
Nella foto, Simona Leone, una delle principali protagoniste della salvezza.

Cosimo Scalera (Rif. Comunista): "Stabilizziamo i lavoratori precari"

“Stabilizziamo il lavoro precario. Il raggiungimento di un simile risultato confermerebbero Mesagne come significativo precursore di modelli nel nostro territorio, per quel che riguarda non solo i servizi alla persona ma anche la gestione dei rapporti che hanno ad oggetto diritti imprescindibili da tutelare. Costituirebbe, inoltre, un importante avvio per la stabilizzazione di altre situazioni di precarietà legate al comune di Mesagne da rapporti “co.co.co” e mi riferisco in particolare agli operatori dei centri socio-educativi per l’infanzia e l’adolescenza. Una rapida e positiva evoluzione delle soluzioni in corso per Lsu ed ex-Fiorita, consentirebbe di guardare alla stabilizzazione di tutti i lavoratori precari con maggiore fiducia, confidando su una indispensabile ed efficace sinergia con il governo centrale”. Cosimo Scalera (nella foto), segretario di Rifondazione comunista, pur riconoscendo lo sforzo che l’Amministrazione comunale sta compiendo per la stabilizzazione degli Lsu e dei lavoratori ex-Fiorita che da anni lavorano per il comune di Mesagne, auspica che al più presto si possano consentire a questi lavoratori contratti di lavoro che ne tutelino il diritto alla malattia, al riposo, a garanzie previdenziali più adeguate.

Mesagnese arrestato con l'accusa di aver falsificato carte di credito

Gianfranco Guarnieri (nella foto), 41 anni, mesagnese, è stato arrestato e trasferito nel carcere di Poggio Reale (Napoli) con l’accusa di aver utilizzato carte di credito delle Poste Italiane clonate per giocare al Casinò di Venezia. Secondo gli investigatori Guarnieri farebbe parte di una organizzata specializzata in clonazione di carte di credito postali. Al vertice del gruppo ci sarebbe un ingegnere napoletano, Vittorio Lo Monaco. Il legale di Guarnieri, l’avv. Davide Di Giuseppe, di Brindisi, ha dichiarato che il suo assistito non fa parte di organizzazioni mafiose e che avrebbe avuto contatti telefonici solo con un appartenente alla banda. L’operazione, che ha visto coinvolte le questure di mezza Italia, è stata chiamata “Clone”.

L'ex convento dei Cappuccini all'Isbem. La firma la prossima settimana

Finalmente hanno deciso. L’ex convento dei frati Cappuccini sarà concesso all’Isbem del prof. Alessandro Distante (nella foto) che lo utilizzerà per la realizzare un progetto medico-scientifico nel settore della cardiologia. Il progetto sartà finanziato dall’Università di Pisa. La concessione avrà la durata di un anno. Ieri il sindaco Mario Sconosciuto ha incontrato nel suo studio al Comune il prof. Distante, direttore scientifico dell’Isbem. Il sindaco era accompagnato dalla dirigente dott.ssa Francesca Andriola. Si è parlato dei termini dell’accordo che sarà sottoscritto la prossima settimana.

martedì, maggio 23

Questa sera Liolà di Pirandello al teatro Ariston

La commedia “Liolà”, di Luigi Pirandello, sarà rappresentata questa sera, martedì 23 maggio, alle ore 20.30, al cinema teatro Ariston, dal gruppo teatrale dell’istituto tecnico commerciale “Epifanio Ferdinando”. La commedia, una farsa che si ispira ai drammi satireschi della Grecia antica, fu scritta in dialetto siciliano nell'agosto del 1916, durante la prima guerra mondiale, in un passaggio doloroso della vita dell'autore. La commedia sarà replicata mercoledì mattina per le scuole.
L’iniziativa del teatro a scuola é un supporto per aiutare gli studenti a partecipare meglio a scuola. Un progetto trasversale a sfondo culturale che permette anche agli studenti della prima classe di conoscere l’autore.
Gli interpreti: Concetta Andresano, Valentina Blè, Davide Cervelliera, Daniela Chiuri, Stefania Lamarmora, Valentina Lamarmora, Rosamaria Madaghiele, Stefano Magrì, Daniela Mela, Liuba Meo, Walter Profilo, Angela Ruggiero, Maria Rita Salamina, Alessandro e Francesco.
Balletto è composto da Roberta Demitri, Valentina Demitri, Deborah Lacorte, Elisabetta Pagliara, Mariangela Rosato, Maria Carmela Sisto e Valerio Zizzi.
Scenografia del prof. Vito Morleo, costumi della prof. Maria De Mauro, service audio-luci di Music box di Mesagne, aiuto regista ins. Lucia Scalera, regia di Luca Esperti.

Bulli in villa comunale

Episodio di bullismo in villa comunale. Un accalappiacani dell’Ausl Br1 è stato accerchiato da alcuni ragazzi che volevano liberare un cane catturato. E’ dovuto intervenire un vigile urbano per salvare il malcapitato operatore.
L’accalappiacani aveva appena preso un cane randagio e lo aveva richiuso nell’auto furgonata di servizio. Mentre si apprestava ad andare a prendere un altro animale che aveva bloccato, è stato preso di mira da alcune persone che lo hanno fermato minacciandolo se non avesse liberato l’animale.
Secondo la versione dei presenti, l’operatore sanitario avrebbe usato violenza nei confronti dell’animale. Un atteggiamento che non è stato condiviso dai molti cittadini. Il servizio era stato richiesto dal comando dei vigili urbani nel pomeriggio dopo la protesta di alcuni genitori che avevano telefonato al centralino della polizia municipale per denunciare la presenza in villa comunale di due cani che avevano ringhiato contro i loro bambini che stavano giocando.
L’accalappiacani è arrivato in serata per svolgere il servizio. Non si è preoccupato di avere un minimo sostegno da parte di altri operatori o dagli stessi vigili che avevano richiesto l’intervento. L’operatore era isolato ed esposto a qualsiasi azione. L’uomo ha avuto paura ed ha temuto una rappresaglia. Per convincerlo a lasciare libero il cane c’erano anche alcuni ragazzi e qualche genitore che, inconsapevolmente, con la loro presenza hanno incoraggiato chi voleva cercare soluzioni più sbrigative e volevano imporre la loro volontà, pseudo animalisti e difensori del cane. Quando si cattura un animale, è necessario farlo con metodi che non causino sofferenza e dolore all’animale che sono vietate. Misure che, probabilmente, l’operatore non ha utilizzato. E ciò non è conforme alla legge.
Dopo una lunga discussione sul posto, è dovuto intervenire un carro attrezzi privato per portare via dall’interno della villa comunale l’auto di servizio dell’Ausl perchè, nel frattempo, erano state rubate le chiavi dal cruscotto.

I molteplici modi di vivere il mare: la biodiversità

“I molteplici modi di vivere il mare: la biodiversità”. E’ il titolo del progetto che hanno seguito gli studenti delle classi terze, sezioni B e C del liceo scientifico. La referente, prof.ssa Antonella Nacci, si è avvalsa del prezioso contributo di due esperti esterni, Francesco Denitto e Irene Vaglio, biologici dell’università di Lecce.
Il Salento è circondato dal mare. Ma, nonostante questa importante presenza, il mare spesso è considerato dalle popolazioni solo un luogo di villeggiatura estiva. Gli studenti, grazie a questo approfondimento, hanno scoperto l’importanza di questa risorsa ambientale ed hanno capito che la parola mare può e deve essere associata alla vita che si è evoluta in esso ed al misterioso mondo di organismi viventi che ci abita. Sono stati cinque mesi di lavoro scolastico diverso dal solito, che prevedeva rientri pomeridiani e visite sul campo, con visite a mostre, a Porto Cesareo, alla palude del Capitano, area costiera situata presso S. Isidoro, sul litorale jonico-salentino, che per la diversità di forme viventi, rappresenta un sito d’interesse comunitario e, pertanto, meritevole di essere tutelato.
Obiettivo prioritario del progetto: conoscere il mare. Per la scuola, come sostiene il dirigente scolastico prof. Antonio Micelli, “proseguire un lavoro iniziato lo scorso anno scolastico, ampliare l’offerta formativa e proseguire sul lavoro di interazione avviato con l’università di Lecce.”.

domenica, maggio 21

Franco Baresi ha inaugurato il Milan Club di Mesagne

Franco Baresi, l’ex campione del Milan e attuale allenatore della formazione primavera del club rossonero, ha inaugurato il Milan club che i tifosi milanisti mesagnesi gli hanno intitolato.
Franco Baresi era accompagnato dall’allenatore dei portieri Luigi Romano e dal sig. Marzio, organizzatore del torneo giovanile che ha promesso di portare a Mesagne il Milan Primavera non appena sarà pronto il nuovo campo di calcio.
Gli sportivi di tutto il mondo hanno ancora impresso negli occhi l’immagine di Franco Baresi piangente a centrocampo, a Los Angeles, invano consolato da Arrigo Sacchi, dopo la sconfitta (3-2) ai calci di rigore nella finale contro il Brasile che vinse il titolo. Sono passati 12 anni dal quel 17 luglio 1994. Franco Baresi fu il primo a tirare e sbagliò. “Speriamo che in Germania ci vada meglio - ha detto -. Abbiamo una grande squadra, siamo forti in ogni reparto e possiamo essere competitivi. L’importante è arrivare bene fisicamente in quel periodo”.
Le vicende che stanno sconvolgendo il mondo del calcio italiano influiranno sul clima che gli azzurri troveranno in Germania e sul morale dei giocatori? “Speriamo di no, anzi io penso che potranno rappresentare uno stimolo in più per gli azzurri che, una volta in campo, raddoppieranno le loro energie per dimostrare a tutto il mondo che il calcio italiano, al di là di tutto il marcio che sta venendo fuori, merita grande rispetto perché ha atleti bravi in grado di competere ai massimi vertici del calcio mondiale”.
Baresi ritiene che il calcio italiano sia cambiato in questi ultimi anni. Tecnicamente è più veloce, si giocano molte più partite per rispettare i diritti televisivi. Poi fa un riferimento allo scandalo di questi giorni. “Il calcio è cambiato perché attorno alle società e ai giocatori ruotano maggiori interessi commerciali che hanno snaturato l’amore e passione per il calcio che c’era qualche anno addietro”.
Come pensi che finirà questa inchiesta ma, soprattutto, quali potranno essere i rimedi per rimettere in piedi dignitosamente il giocattolo che appassiona milioni di italiani. “Innanzitutto chi ha sbagliato deve pagare. Poi bisognerà fare chiarezza sino in fondo, senza tralasciare nulla. Infine, se necessario, bisognerà riscrivere alcune regole che dovranno essere rispettate e presentare volti nuovi. Bisogna ricominciare da zero per tutta questa gente che merita un calcio pulito, onesto, dove vince il migliore, senza barare. Questa passione non può essere delusa perché loro, i tifosi con la loro passione, e non i gruppi di interesse privato e commerciale, sono la vera forza del calcio”.
Nella piccola sede di via Posterla, il campione del Milan, è stato accolto dal presidente Alberto Rammazzo e dal consiglio direttivo che gli hanno offerto una targa ricordo a ricordo dell’avvenimento. Dopo la benedizione della sede officiata dal don Angelo Galeone, l’assessore allo Sport, Maurizio Piro, ha portato all’illustre campione il saluto della città di Mesagne e non solo dei tifosi del Milan “perché – ha detto –perché Baresi appartiene a tutti”.
Prima di ripartire per Ostuni, Franco Baresi è andato a casa di un suo giovane tifoso gravemente ammalato.

Commercianti critici con l'Amministrazione comunale

Le associazioni di categoria dei commercianti, Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato, Quadrifoglio e Cna hanno chiesto al sindaco Mario Sconosciuto di bloccare il rilascio di ulteriori autorizzazioni amministrative per la somministrazione di alimenti e bevande, in attesa di istituire una apposita commissione che stabilisca le regole di concessione.
“I criteri stabiliti dalla legge 287 sono scaduti da diversi anni e, nelle more, avete proceduto alla concessione di ulteriori autorizzazioni che non sono conformi alla normativa”, è scritto della nota che i rappresentanti locali delle associazioni hanno inviato al primo cittadino. E aggiungono: “In attesa della definizione ed approvazione dei nuovi criteri, la preghiamo di soprassedere al rilascio di autorizzazioni per l’apertura di pubblici esercizi”.
I rappresentanti di categoria, inoltre, hanno fortemente criticato l’operato della Amministrazione comunale che, in occasione della presentazione in consiglio comunale del bilancio di previsione 2006, non hanno ritenuto opportuno accogliere le loro proposte presentate per lo sviluppo e il sostegno delle attività produttive.
“Le nostre indicazioni a sostegno dello sviluppo economico cittadino per questo fine legislatura – ha dichiarato a nome delle associazioni Enzo Neve, della Confartigiano -, non sono state prese in considerazione nonostante che ci fossero state richieste in una riunione appositamente tenuta alla vigilia della stesura del bilancio di previsione 2006. E’ stata quasi una presa in giro per la nostra categoria che si era sforzata di formulare due proposte operative e unitaria a sostegno dello sviluppo dell’economia locale da inserire nel bilancio di spesa del bilancio 2006”.
Nei dettagli, l’azione proposta dai commercianti riguardava un impegno di spesa minimo di 100 mila euro da destinare a favore di una società di sviluppo e ricerca che avrebbe avuto il compito di studiare forme a supporto dei produttori agricoli locali per migliorare la qualità e diversificare le produzioni mediante nuovi studi di mercato. E, ancora, altri 100 mila euro a sostegno dell’attività di promozione turistica integrata con i settori commerciali e artigianali. Quest’ultima proposta aveva l’obiettivo della promozione di Mesagne, città d’arte, in ambiti regionali e nazionali, attraverso un piano di programmazione articolato che avrebbe visto la vocazione rurale e urbanistica della città oggetto di interesse per un turismo più qualificato.
Invece, non si è fatto nulla. Lo sforzo profuso dalle associazioni di categoria è rimasto “carta straccia” in quanto nel bilancio presentato in consiglio comunale non c’è traccia di tali indicazioni.
“Siamo profondamente delusi - hanno dichiarato all’unisono i rappresentanti delle associazioni dei commercianti – perché, mentre sembrava che finalmente si fosse aperto uno spiraglio di dialogo con l’Amministrazione comunale, tutto è rimasto lettera morta. Speravamo che qualcosa fosse cambiato. Ci avevamo creduto. Ma, evidentemente, ci eravamo illusi. Lo stesso forum che l’Amministrazione comunale ci aveva suggerito di aprire per affrontare le problematiche del comparto e produrre proposte operative, è morto sul nascere per mancanza di volontà politica”.

L'Ulivo di Mesagne per il referendum

Le delegazioni delle segreterie politiche dei Democratici di Sinistra e della Margherita si sono incontrate per discutere delle iniziative da avviare in vista del referendum costituzionale del 25 del 26 giugno. All’incontro hanno partecipato Danilo Zuffianò e Anna Maria Scalera per i Ds e Antonio Cellino e Francesco Mingolla per la Margherita. Le forze politiche che si riconoscono nel progetto politico unitario dell’Ulivo, hanno riflettuto sul contenuto della legge di riforma costituzionale approvato dal governo Berlusconi.
La riforma modifica oltre un terzo dei 139 articoli della Carta Costituzionale ed eccede la previsione di semplici “revisioni” dell’articolo 138. Inoltre, pur relativa formalmente alla sola parte seconda, per i suoi contenuti appare incidere sostanzialmente anche sui principi fondamentali, gli articoli da numero 1 al numero 12, e sui diritti inalienabili in essi riconosciuti.
La concentrazione di poteri nella figura del Primo ministro, eletto direttamente insieme alla sua maggioranza, la sua nomina senza alternative da parte del Presidente della Repubblica, la totale dipendenza dei ministri che può nominare e revocare discrezionalmente, il potere conferitogli di scioglimento della Camera anche in presenza di una possibile maggioranza alternativa, stravolgono la forma di governo parlamentare. A questo si aggiunge il depotenziamento della figura del presidente della Repubblica e l’ampliamento del numero dei membri della Corte Costituzionale, nominati dalla maggioranza parlamentare che riducono sensibilmente le garanzie in favore delle minoranze e gli strumenti di controllo sull’operato della maggioranza.
Il sistema federale delineato nella riforma, inoltre, porta ad un drastico ridimensionamento di alcuni fondamentali diritti universali, come quello alla istruzione e alla salute, differenziando i cittadini in base alla residenza in aperta violazione della “pari dignità” sancita nell’articolo 3, la parità di tutti i cittadini italiani.
Scompare, infine, il fondo di solidarietà accentuando la differenza tra le regioni più ricche e quelle meno ricche e delineando così la rottura dell’unità nazionale.
Per queste ragioni invitano le forze politiche, le organizzazioni sindacali, le associazioni e i liberi cittadini che si riconoscono nelle ragioni del “no”, ad un incontro che si terrà venerdì 26 maggio, alle ore 19.00, presso la sede del Gal, in via Albricci, per la costituzione di un comitato cittadino e la programmazione della campagna referendaria.

Udienza per l'accusa di frode nei lavori di restauro dei Cappuccini

Si è celebrata nei giorni scorsi l’udienza dibattimentale innanzi al Tribunale di Brindisi seconda sezione penale, presidente dott. Perna del processo a carico di amministratori e tecnici del Comune di Mesagne, nell’ambito dell’inchiesta per l’accertamento dei reati di frode e truffa nei lavori restauro del ex convento dei frati Cappuccini e chiesa della Misericordia.
L’udienza ha riservato un clamoroso colpo di scena, il Pubblico Ministero dott. Santacaterina dopo l’audizione degli inputati arch. Campana e Tamburrano, ha chiesto l’immediato proscioglimento per tutti gli indagati, il Pubblico Ministero ha usato espressioni forti per descrivere lo stato dell’accusa costruita a carico degli imputati. In particolare il Pubblico Ministero a chiesto scusa a tutti gli imputati, ha definito delirante la perizia redatta a carico degli imputati, ed ha affermato che i tecnici ed i professionisti che hanno lavorato nell’ambito della ristrutturazione per le quali e processo “sono stati ingiustamente trascinati in questa inchiesta”. La difesa del direttore dei lavori arch. Tamburrano Massimo, oltre a prendere atto di quello che costituisce il giusto ed inevitabile epilogo di un’accusa inconsistente intende esprimere tutto il suo apprezzamento per l’onestà intellettuale ed il profondo senso di giustizia dimostrato dal Pubblico Ministero:
E Pertanto si aspetta la conseguente decisione del collegio che sarà rinviata al prossimo ottobre per il definitivo proscioglimento degli imputati.
Avv. Givanni Levati.
Studio legale Avv. Giovanni Levati- Avv. Anna Rita Leopardi Via Guardabassi, 14 06123 PERUGIA

I socialisti chiamano a raccolta il centrosinistra

“La politica è bella, ma la politica mesagnese è una politica che rischia di essere senza anima”.
Il coordinamento de “I Socialisti” di Mesagne analizza il risultato elettorale delle elezioni politiche, un risultato che induce a riflettere, in quanto inatteso.
“L’orgoglio dell’elettorato mesagnese, se scoraggiato da promesse non mantenute, se non coinvolto nelle scelte, può trasformarsi in un atteggiamento spocchioso nei confronti di qualsiasi proposta di cambiamento. Questo accade quando si smarriscono gli ideali e si perdono di vista i legami che la tengono stretta ai bisogni della gente e si trasforma invece in mera occupazione del potere. È quello che da un pò di tempo accade a Mesagne”.
I socialisti di “Bobo Craxi” ritengono che bisogna guardare alla società mesagnese che non ama discutere in piazza o nei soliti bar: gli artigiani, gli imprenditori, i coltivatori diretti, le casalinghe, i pensionati, i giovani disoccupati e quelli laureati che non sanno cosa farsene dei loro studi. A questa gente va chiesto come deve essere la classe dirigente e cosa ci si aspetta da loro. Una società che vive, opera e lavora in silenzio.
L’analisi, quindi, si addentra nel tam-tam delle candidature a sindaco in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno e ritiene che sia opportuno “stringere i tempi per attrezzarsi perché in un sistema bipolare chi gioca in anticipo ha un vantaggio”. Prima di far circolare nomi di candidati o promettere riconferme, bisogna affrontare un aspetto fondamentale: il metodo seguire per la scelta del candidato sindaco. Forse le primarie non sarebbero un metodo condivisibile e democratico? Prima di fare nomi bisogna definire il profilo politico e personale di chi dovrà essere individuato come candidato del centrosinistra. “Si vuole restringere la scelta al ceto politico di professione o si vuole allargare l’orizzonte alle forze e movimenti del mondo del lavoro e delle professioni? Diamo già per scontato che il candidato deve essere espressione dell’aria ulivista che nella coalizione ha un indubbio peso, ma non preponderante, oppure si è disponibili a cercare anche al di fuori di quell’area, un candidato che garantisca tutte le anime dell’unione da quella liberal-socialista, alla sinistra cattolica e radicale-ambientalista”.
E prima di discutere di nomi, bisogna elaborare un programma da offrire ai mesagnesi, programma che non si riduca ad un arido elenco di cose da fare o ad un catalogo di promesse, ma a poche e decisive linee guida lungo le quali indirizzare lo sviluppo economico e la crescita culturale e civile della città nel prossimo decennio. “Un programma non calato dall’alto ma elaborato in maniera partecipata in grado di mobilitare il cuore e la testa non solo degli addetti ai lavori, ma anche di quella parte di cittadini che hanno votato centrodestra delusi dalla giunta Sconosciuto”. E aggiunge: ”Insomma, parliamoci chiaro, occorre fare tesoro dei risultati elettorali delle elezioni politiche di aprile 2006. Il centrosinistra a Mesagne può sperare di rivincere solo se ci saranno due condizioni: la scelta di un candidato sindaco autorevole per rappresentatività politica, preparazione culturale e dirittura morale; la capacità di coinvolgere la parte più laboriosa del nostro popolo in un programma realistico e con obiettivi di crescita economica e civile. Sono solo artifici intellettuali? Crediamo di no. Temiamo invece che se i gruppi dirigenti dei partiti di centrosinistra non riusciranno a venir fuori da una logica di giochi e giochini interni, che ormai non interessano più nessuno, tra poco meno di un anno all’apertura delle urne per il rinnovo del consiglio comunale un brutto e deludente risveglio toccherà non solo al popolo del centrosinistra ma a tutta la nostra comunità”. E conclude: “Coraggio: chi farà la prima mossa per avviare un percorso virtuoso?”.